A Cervignano porte aperte alla Solidarietà

Dallo scorso sabato la comunità di Cervignano del Friuli – ma anche tutte le comunità della diocesi – sono più “ricche” in termini di solidarietà e vicinanza tra le persone. È stato infatti inaugurato ufficialmente l’Emporio della Solidarietà della cittadina friulana, il quarto dell’Arcidiocesi di Gorizia ma il primo all’interno della Provincia di Udine.Collocato in via Trieste 17, nelle vicinanze della parrocchia di San Michele Arcangelo, l’Emporio copre una superficie di 111 metri quadri, suddivisi in una parte riservata alla vendita e una parte retrostante adibita a magazzino, messa a disposizione dalla famiglia Fratantonio.I beneficiari dell’Emporio della Solidarietà di Cervignano saranno identificati dal Centro di Ascolto della Caritas parrocchiale di Cervignano e dai Servizi Sociali di Ambito Territoriale in base ad una modalità di valutazione condivisa che tenga conto della condizione economica e sociale del nucleo familiare. Il servizio sarà aperto al pubblico 2 giorni alla settimana e, come per gli altri tre Empori diocesani, l’ente gestore sarà l’associazione di famiglie “La Ginestra” Onlus, che ha selezionato come responsabile del punto cervignanese Federica Giusti.Intensa la cerimonia inaugurale, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico – rispettosissimo delle normative anticovid – composto non soltanto da volontari e associazioni che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto, ma anche di tanti cervignanesi, lieti di poter avere nella propria città quest’importante servizio rivolto a tutti coloro che si trovano a vivere un momento difficile.A fare gli “onori di casa” è stato chiamato don Sinuhe Marotta, parroco di San Michele Arcangelo, affiancato da Maria Teresa Ballarin in rappresentanza di tutti i volontari della parrocchia. La signora Ballarin ha ricordato la lunga storia di volontariato presente a Cervignano, iniziata più di cinquant’anni fa con la consegna delle prime borse della spesa in una piccola cantina della canonica, proseguita poi ampliando spazi e servizi, fino ad arrivare oggi all’apertura dell’Emporio della Solidarietà.Sono seguiti quindi gli interventi dei firmatari dei protocolli d’intesa insieme all’Arcidiocesi di Gorizia: Credifiruli – Credito Cooperativo Friuli Sc, rappresentato dal suo presidente, Luciano Sartoretti, e il Comune di Cervignano nella persona del sindaco, Gianluigi Savino. Il primo cittadino, prendendo la parola, ha ricordato come quest’Emporio sia il primo della provincia di Udine, “un primato a cui avremmo rinunciato volentieri, ma abbiamo deciso di “buttarci” in quest’avventura, perché la situazione che vediamo e viviamo ha accelerato questo percorso verso un servizio strutturato rivolto a chi si trova in difficoltà; l’epidemia ha infatti acuito a dismisura una situazione che per alcune persone già era difficile”.Presenti alla cerimonia anche Marco Marcosig, presidente de “La Ginestra” e il diacono Renato Nucera, direttore della Caritas diocesana di Gorizia, il quale ha ricordato come “tutti noi, come Caritas, vediamo nei poveri il volto di Cristo; quando essi si rivolgono a noi, vediamo il volto di Cristo. Grazie al progetto degli Empori della Solidarietà, possiamo offrire un posto accogliente, dove tutti possono trovare un sorriso e l’aiuto di cui hanno bisogno”.A chiudere gli interventi inaugurali, l’arcivescovo di Gorizia e presidente di Caritas italiana, Carlo Roberto Maria Redaelli, che ha sottolineato come “proprio oggi, 1° agosto, la chiesa celebra Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, personaggio importante perché nel suo operato come vescovo si impegnò in due particolari iniziative: fornire prestiti alle persone e calmierare il prezzo del pane. La Chiesa quindi, in qualsiasi circostanza, ha saputo “inventare” qualcosa per dare una risposta concreta ai bisogni delle comunità. Oggi gli Empori della Solidarietà sono più di 150 in tutta Italia, creati per rispondere alle situazioni di bisogno in un’ottica cristiana e di comunità, attraverso una modalità attenta alla persona, dandole la possibilità di scegliere in autonomia la propria spesa. Non da ultimo si tocca l’importante tema del “non spreco” con il recupero di derrate alimentari. Concludo facendo un invito alla comunità di Cervignano a continuare con la creatività, per trovare anche nuove forme di aiuto da poter offrire. Costruire insieme fa crescere tutti”.Nel corso della cerimonia sono stati ricordati e ringraziati anche i tanti, sia appartenenti al pubblico che al privato, che in più forme hanno contribuito alla nascita del nuovo Emporio della Solidarietà: i Fondi 8xmille, i supermercati Eurospar, Coop Alleanza 3.0, Conad, l’Azienda Feresin di Fiumicello, il Panificio Cimpello e il Banco Alimentare, che con i loro prodotti aiuteranno a rifornire gli scaffali dell’Emporio; accanto a loro anche l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Nazionale Alpini e l’Associazione Progetto Futuro, che hanno concorso all’approvigionamento. Non è mancato un ringraziamento all’associazione “Uomini Come Noi”, che ha collaborato ai trasporti dei materiali e agli Scout del Cervignano 1, che si sono personalmente occupati della pulizia dei locali. Una speciale menzione anche ai tanti cervignanesi che in varie forme hanno offerto il loro sostegno e il loro aiuto per la realizzazione della struttura e alle volontarie e i volontari della Caritas e del Centro di Ascolto parrocchiale, da subito disponibili e pronti ad accogliere questa novità e questo cambiamento.Le ditte impegnate nella risistemazione e l’abbellimento dei locali sono state quelle di Denis Burg, Giovanni Simionato, Barbara Zanier di Grigiomedio, Dario De Corte, Paolo Alessio ed Emanuele Battistella.È stato anche sottolineato come l’attività degli Emporti della solidarietà in diocesi goda dell’insostituibile sostegno economico dato dai fondi dell’8×1000 assegnati alla diocesi di Gorizia dalla Conferenza episcopale italiana.Prima della benedizione, da parte di monsignor Redaelli, del locale che ospiterà l’Emporio cervignanese, si è effettuata la cerimonia del taglio del nastro, anche questa davvero speciale perché accanto all’arcivescovo e al sindaco c’era anche la signora Lia, decana dei volontari parrocchiali, tra le prime a far partire i servizi di aiuto con le borse della spesa che lei stessa preparava, testimone della lunga storia di volontariato presente a Cervignano.