San Lorenzo – Pottendorf: gemmellaggio lungo 35 anni

Pottendorf, comune austriaco nel distretto di Baden in Bassa Austria, il cui nome è legato ad un momento particolare della storia della nostra gente. Bisogna risalire alla Prima guerra mondiale, quando gli abitanti di San Lorenzo Isontino, hanno vissuto la triste esperienza di un esodo forzato, provocato dagli avvenimenti bellici del 1915.
L’Esodo, nella Bibbia, è un’uscita di massa degli Ebrei dall’Egitto per sfuggire alla schiavitù. Le nostre genti, al contrario, non lo hanno voluto questo esodo, non erano pronti ad affrontarlo, vivevano tranquillamente nel loro paese dove si erano costruiti un’identità famigliare e lavorativa in un contesto prevalentemente rurale che offriva loro sussistenza e una certa stabilità economica e sociale.
Solo il pericolo incombente della guerra che avanzava, li obbligò a partire verso Pottendorf dove, con sempre nel cuore l’anelito del ritorno, sono stati ospitati in un campo profughi dal 1915 al 1918.
Un breve exscursus storico fornito da don Sandrin ci riporta al 1955 quando, per iniziativa di due sacerdoti goriziani, il Decano e il sindaco di Pottendorf, fu eretto il monumento a Landegg a memoria dei profughi morti dei territori goriziani, istriani e trentini.
Nel 1976 prima visita del sindaco Orzan con don Enrico Corazza ricambiata il 25 maggio 1977 con l’inaugurazione, da noi, della via Pottendorf. L’anno dopo di nuovo la nostra Comunità a Pottendorf, seguita da una visita austriaca nel 1983. Finalmente nel 1988 il gemellaggio ufficiale fra le due località, consolidato nel 1989 con una lapide a ricordo dei 70 anni dalla fine della guerra, posizionata vicino al Comune. Il 21 dicembre 1915, una rimarchevole recensione su Voce Isontina riporta, cento anni dopo, la partenza di una delegazione di sanlorenzini a Pottendorf il 5 e 6 dicembre con la deposizione di una lapide marmorea con una scritta commemorativa in italiano e in tedesco, presso il monumento di Landegg.
Arriviamo così a giovedì 2 novembre di quest’anno, con l’accoglienza in Comune della delegazione di Pottendorf per un saluto istituzionale, alle ore 16.00, alla presenza e il supporto del sindaco e dell’Amministrazione comunale, del parroco don Bruno Sandrin, delle realtà associative (Verde Speranza, Alpini, Fidas Isontina), dei Cori don Nino Bearzot e Piccoli Incanti, dell’Istituto Comprensivo Perco.
Un incontro di gemellaggio ottimamente riuscito grazie anche al costante rapporto di corrispondenza organizzativa fra il vicesindaco Flavio Pecorari e l’onorevole Elvira Schmidt. Numerose e calorose le strette di mano, le parole beneauguranti e i doni scambiati fra il nostro sindaco Ezio Clocchiatti e quello austriaco Thomas Sabbata Valteiner, a suggello di quella sincera e autentica fratellanza che vede nell’altro un rispecchiarsi di comuni aspirazioni e aspettative, garanti di legami duraturi.
Particolarmente incisivo l’intervento di Flavio Pecorari che, con un taglio discorsivo privo di formalità, ha salutato i delegati austriaci chiamandoli semplicemente “cari amici”: amici come persone che sorvolano l’io e il tu e diventano un “noi”, in una proficua comunanza di intenti. Pecorari ha precisato come le nostre due comunità siano legate dall’accoglienza ricevuta durante la profuganza e che oggi continua in una rinnovata condivisione di radici e valori propri di un comune passato. Il vicesindaco ha proseguito precisando come l’incontro porti ora anche una prospettiva di sensibilizzazione per le nuove generazioni, come gli alunni delle classi della scuola primaria Tommaseo che si sono cimentati nella realizzazione di elaborati scritti e grafico-pittorici molto accurati a livello storico e informativo, sul significato dei gemellaggi e la fratellanza internazionale e ha auspicato la realizzazione di forme più incisive di collaborazione con e per i giovani. Venerdì 3 novembre alle 18.30, la santa messa celebrata da don Bruno Sandrin.
La cerimonia è iniziata con il canto “Laudate nomen Domini” di Tye eseguito dalla Coral don Nino Bearzot, seguita da un testo di saluto al sindaco e ai rappresentanti di Pottendorf a nome del Consiglio pastorale, letto dalla scrivente in italiano e in tedesco, subito seguita dalla Lettera di san Pietro apostolo sempre su schema bilingue. L’omelia di don Sandrin incentrata sulla comune fede in cui ci riconosciamo fratelli, ha ricordato come 108 anni fa la gente di San Lorenzo ha incontrato a Pottendorf un paese buono verso i cui abitanti, da racconti tramandati, emerge ancora il ricordo di un rapporto affettuoso, comprovato da una cittadina austriaca che ogni anno depone un fiore sul monumento di Landegg.
Brillante la traduzione simultanea in tedesco dell’omelia, sostenuta da Lucia Fontana con una dizione perfetta, rapida e colloquiale, continuata a interventi alterni nella preghiera dei fedeli.
Come conclusione i doni della parrocchia e la targa dei donatori di sangue consegnata da Feliciano Medeot, con un grazie per le cento donazioni, al sindaco Thomas Sabbata Velteiner, sempre con la mediazione linguistica di Lucia Fontana. A coronamento la freschezza dei canti del piccolo coro In ciant.
Lucia Medeot