Il calcio sconfitto

È stata una domenica di pura follia, l’ennesima e non sarà, purtroppo, l’ultima quella vissuta a Torino nel derby della Mole fra i granata e la Juventus: prima l’ennesimo assalto al pullman della squadra ospite, mentre si accinge a raggiungere lo stadio, e poi il lancio di una bomba carta in mezzo alla gente sulle tribune. Fortuna vuole che non ci sia scappato il morto questa volta. Ancora una volta per tutta la settimana ascolteremo discorsi già sentiti da parte dei soliti giornalisti, addetti ai lavori e politici in primis: siamo però sicuri che, che passato il momento, tutto ritornerà come prima e nulla verrà fatto di concreto per evitare che simili gesti si ripetano in futuro. Tutti bravi – ma solo a parole! – a prendere esempio dagli inglesi e da come come negli anni ’80, dopo la tragedia del Heysel, venne in quel Paese debellato il problema hooligans. Da noi, inutile girarci attorno, non c’è la volontà specialmente politica di risolvere la faccenda: la gran parte dei gruppi più estremisti del tifo sono politicizzati e rappresentano quindi un bacino di voti non indifferente per i politici. Continueremo quindi con questo andazzo per chissà quanto tempo, con il rischio più che reale che nei prossimi anni allo stadio ci andranno solo gli ultras. Un padre di famiglia coscienzioso non si azzarderebbe mai portare suo figlio in tribuna o in curva, con tutti i rischi che ciò comporta. I numeri dimostrano che ormai i nostri vetusti stadi sono sempre più vuoti (e non certo per colpa solo delle televisioni a pagamento che ti fanno vedere le partite in diretta seduto comodamente nella poltrona di casa). Meno male che in questa domenica di pura follia il calcio dilettantistico di casa nostra ha scritto due pagine di festa per due società.Il Torviscosa (vincendo per 0-1 sul campo della Juventina) è stato promosso in eccellenza e la Pro Gorizia (grazie allo stesso risultato conquistato ad Opicina, rete di testa di Mitja Marchi) dopo un’anno dalla retrocessione è ritornata con ampio merito in prima categoria, mettendo il primo mattone della ricostruzione che il blasone della società del presidente Bressan reclama. Complimenti quindi a tutti i ragazzi di mister Coceani.