Passi di danza internazionali a Visavì Gorizia Dance Festival

Le reti internazionali ripartono a passo di danza. Con Visavì Gorizia Dance Festival, in programma tra Gorizia e Nova Gorica dal 28 al 31 ottobre, cominciano nuovamente gli eventi transfrontalieri.Giunto alla seconda edizione, il Festival porterà nelle due città i grandi nomi della danza, con spettacoli in Prima nazionale ma anche in Prima e Anteprima mondiale. Il Festival ha, come sottolineato dal direttore artistico Walter Mramor, nelle “reti” il suo punto di forza: ideato da ArtistiAssociati insieme con i Comuni di Gorizia, Cormons e Gradisca, vede un partenariato internazionale che coinvolge l’SNG di Nova Gorica e il network di operatori della danza Pan Adria (Slovenia, Croazia, Italia). Il progetto ha inoltre ricevuto dal Ministero della Cultura il riconoscimento di “Progetto Speciale nell’ambito della danza”, assieme a soli altri tre progetti in tutt’Italia ed è sostenuto dal contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione CaRiGo, nonché dalla fruttuosa partecipazione di diversi partner pubblici e privati.”Visavì ha nella dimensione transfrontaliera la sua principale peculiarità – ha illustrato Mramor -. La Capitale Europea della Cultura 2025 che Nova Gorica e Gorizia si sono aggiudicate grazie ad un progetto congiunto, rappresenta un obiettivo di crescita comune al quale anche il Festival darà il suo contributo, rafforzando la cooperazione e favorendo la circolazione del pubblico; ma costituisce altresì una spinta e uno stimolo alla crescita della manifestazione, che comincia ora ad affermarsi nel contesto nazionale ed internazionale”.Il programma si aprirà nella giornata di giovedì 28 ottobre con, in Prima assoluta all’SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica “Icarus” di Michal Rynia, Nastja Bremec Rynia; lo stesso giorno al Teatro Verdi di Gorizia l’Anteprima assoluta di “Inferno” di Roberto Castello.Venerdì 29 ottobre il Kulturni Dom di Gorizia ospiterà “Les Miserables” di Carlo Massari, mentre l’SNG, “Esercizi per un manifesto poetico” del Collettivo MINE; a Gorizia – in uno spazio museale da definire – Marta Bevilacqua proporrà “Visavì meets art” (in replica nella giornata successiva).Si continuerà poi sabato 30 ottobre quando, al Kulturni dom di Gorizia, Giovanni Leonarduzzi e Pablo Girolami daranno vita a “Visavì short format”, mentre all’SNG di Nova Gorica Davide Valrosso, in Prima assoluta, presenterà il suo “Cinque danze per il futuro”; poi, al Teatro Verdi di Gorizia andrà in scena la Prima italiana di “Soul chain” di Sharon Eyal.Giornata conclusiva domenica 31 ottobre, quando al Kulturni Dom prenderà vita “Visavì experimental contest”, in collaborazione con la Compagnia Bellanda. A chiudere il festival, ospitata al Teatro Verdi di Gorizia, la Prima italiana di “Indefinite frequency” di Milan Toma?s?ik, Charlie Brittain & SToP. Per tutte le informazioni riguardanti il programma e gli aggiornamenti sul Festival, è possibile consultare il sito www.goriziadancefestival.it.Alla presentazione di Visavì Gorizia Dance Festival hanno preso parte anche l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli e, per la direzione generale del Ministero della Cultura, Donatella Ferrante. L’assessore ha sottolineato come “Tersicore, la musa delle arti coreutiche, fra tutte è quella dotata di maggiore grazia e leggerezza, capace di trasmettere emozioni nel modo più diretto attraverso il connubio tra corpo e musica. Per questo la danza ha rappresentato, attraverso la matrice transfrontaliera del Festival, uno dei motivi per cui la Regione ha ritenuto che questo progetto andasse sostenuto. Visavì è una delle più importanti produzioni artistiche di iniziativa di uno dei principali soggetti di produzione culturale goriziani e regionali che porterà verso la Capitale europea della Cultura”. Ferrante ha poi aggiunto come “Visavì ha ottenuto un importante riconoscimento dal Ministero, che premia l’identità culturale, il pensiero e la progettualità di un progetto triennale. Nasce dall’idea unica di unire due città, nel valore che la trasversalità può portare. “Trasversalità” è lo snodo dal quale far partire molteplici fili che si diramano su un territorio che offre la possibilità di espandersi – con collegamenti e progettualità che si irradiano – in Europa e oltre”.