Novità e tradizione

Abbiamo voluto indossare una veste più moderna e meno “pesante”, con testi ridotti nella lunghezza e quindi più incisivi nella facilità di lettura. Un restyling elaborato da uno dei più qualificati Studi grafici internazionali (quello di Aurelio Candido) reso possibile dal sostegno economico della Cei e della Fisc e mirato a valorizzare soprattutto gli interventi di analisi ed approfondimento che distinguono il settimanale dal quotidiano.Un mutamento esterno che cambia anche completamente il modo di progettare il giornale: lavorare a “gabbie chiuse” ed a dimensioni obbligate porterà ad un diverso rapporto di coordinamento fra la redazione ed i collaboratori.Le novità riguardano anche il formato ed il peso del prodotto che avete fra le mani.L’attuale grave crisi del mondo della carta stampata (con l’azzeramento dei fondi per l’editoria decisi inopinatamente dal Governo Renzi, il drastico calo degli introiti pubblicitari e l’aumento dei costi tipografici e postali) obbliga a scelte precise che permettano di mantenere in vita il settimanale contenendo i costi, senza ricorrere a riduzioni di personale e senza intaccare la qualità del prodotto.Scartato a priori l’aumento del prezzo di copertina (fermo, peraltro, al gennaio 2002 quando, nel frattempo, i quotidiani sono aumentati del 50%), ci si è prospettata la possibilità di diminuire il numero delle pagine, come hanno già fatto da tanti altri settimanali. Abbiamo però deciso di non penalizzare la quantità di notizie (specie quelle provenienti dal territorio) preferendo ridurre le dimensioni di Voce (sforbiciando soprattutto gli spazi bianchi laterali e mantenendo pressochè inalterata la gabbia di testo) e rivedendo il peso della carta (che ora, a 45 grammi, è la stessa dei quotidiani). Quello che non cambia, però, è il modo di intendere il settimanale come voce della Chiesa diocesana e del territorio su cui essa è chiamata a vivere; fedeli, in questo, all’impegno che Voce ha assunto coi suoi lettori 50 anni fa e che da allora ha sempre portato avanti.Per continuare a vivere, abbiamo, però, bisogno, soprattutto del vostro sostegno: solo insieme potremo far sì che la nostra Chiesa continui a far sentire la sua Voce.Buona lettura!