Il lavoro è dignità

Papa Francesco durante l’udienza generale nella festa di San Giuseppe Lavoratore (2016) aveva sottolineato alcuni punti fondamentali sul tema del lavoro. In particolare aveva detto: “il lavoro … fa parte del piano di amore di Dio ed è elemento fondamentale per la dignità della persona. Il lavoro, per usare un immagine, ci ’unge’ di dignità, ci riempie di dignità, ci rende simili a Dio, che ha lavorato e lavora, agisce sempre, … (il lavoro) … dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, contribuisce alla crescita della propria Nazione”. Il Papa ha fatto riferimento anche “alle difficoltà che in vari Paesi incontra oggi il mondo del lavoro e delle imprese” … pensando … “a quanti, e non sono solo giovani, sono disoccupati, molte volte a causa di una concezione economistica della società che cerca il profitto al di fuori dei parametri della giustizia sociale”. Non è la prima volta che un Papa parla del lavoro inserendolo nel contesto della giustizia sociale e del bene comune.Possiamo partire da quanto detto da Papa Francesco per comprendere l’esistenza anzi la necessità di un “Giubileo del Mondo del Lavoro” inserito nel contesto dell’Anno Giubilare della Misericordia da lui fortemente voluto. Giubileo del Mondo del Lavoro è quanto oggi sabato 15 ottobre, viene vissuto presso i locali della Fincantieri a Monfalcone. Affermo che viene vissuto e non viene celebrato in quanto il lavoro non ha bisogno di essere celebrato né in senso liturgico e nemmeno in senso della retorica politica, quanto di essere favorito e quindi vissuto nella sua complessa e spesso difficile realtà cogliendo in esso la presenza della persona umana che agisce per sé, per propri cari e per il bene comune.Quando i Vescovi del Friuli-Venezia Giulia hanno fissato i momenti più significativi per vivere la portata spirituale del Giubileo della Misericordia e la sua ricaduta pratica nella vita di ogni giorno, hanno affidato alla nostra Arcidiocesi di Gorizia la riflessione sul complesso mondo del lavoro e la realizzazione di un momento che potesse mettere in luce quanto il Giubileo potesse dire al credente che lavora, ma anche al non credente proprio nella dimensione della misericordia perché il lavoro accomuna ed affianca credenti, non credenti, indifferenti, oltre a uomini di diverse religioni, proprio per questo l’ambito monfalconese è sembrato il più adatto ad accogliere questo momento di riflessione e di preghiera. Nella lettera di invito l’Arcivescovo Redaelli ha scritto: “Il giubileo della Misericordia è un’occasione speciale per riscoprire e anche celebrare insieme questa centralità; la porta santa indica un passaggio ed un cammino, sollecita tutti a rapporti di responsabilità; è motivo serio per scambiare, attraverso una stretta di mano ed un pane; in una parola nel lavoro è possibile trovare il segno ed il dono concreto di una rinnovata speranza per ciascuno di noi”.Partendo dalla concezione cristiana ed umana che “il lavoro è dignità”, a quanti si sono presi cura di questo avvenimento è parso positivo richiedere la presenza ed il pensiero di mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Bojano che rifletterà con noi sul tema: “Il lavoro è creatività e relazione” e quella della Prof.ssa Loredana Panariti, alla quale è stato affidato il complesso tema: “Il lavoro e le dinamiche di una economia mondiale”: riflessioni che ascolteremo attentamente.

*Delegato diocesano per il Giubileo