“San Vincenzo De Paoli”: da 140 anni con i bisognosi

È una storia lunga quella della San Vincenzo De Paoli – Conferenza Santi Ilario e Taziano Gorizia Onlus, che ben pochi gruppi e associazioni possono vantare. Celebra in questo 2018 infatti i suoi 140 anni di attività: un tempo davvero importante, che l’ha vista passare attraverso due secoli, due Guerre Mondiali e tutti i cambiamenti che la seconda metà del ’900 ha portato con sé, arrivando fino ad oggi, ancora protagonista in uno dei momenti forse economicamente più complicati per molti individui e famiglie.”Il 3 marzo 1878 il barone Francesco de Bresciani – che aveva raccolto attorno a sé un gruppo di amici, desiderosi di prestare assistenza spirituale, morale ed economica a coloro che si trovavano in difficoltà – scrisse all’arcivescovo Andrea Gollmayr, dichiarando la volontà di dare vita a un gruppo operativo. Ottenuta l’approvazione, sorse così la “Conferenza di San Vincenzo – Parrocchia metropolitana di Gorizia”, ha raccontato il presidente Giancarlo Meretto.Da allora la Conferenza si è spesa ininterrottamente per soccorrere poveri e bisognosi, inizialmente anche autofinanziandosi – ognuno secondo le proprie possibilità – e, con il passare dei tempi, aiutando le famiglie anche con buoni spesa, il sostegno al pagamento di bollette e, parte fondamentale dell’impegno originario, andando casa per casa per aiutare, anche con una parola gentile e un po’ di calore umano, le persone in difficoltà. “Con gli anni, ovviamente, le cose sono cambiate – ha proseguito il presidente – un tempo la maggior parte degli assistiti era italiana e c’era più “monitoraggio” e contatto diretto; oggi invece sono più gli stranieri a chiedere un aiuto (il 70%, di provenienza per lo più da est Europa, nord Africa e Bangladesh) ed è cambiato il modo di approcciarsi alle persone; con l’apertura dei centri di ascolto, abbiamo notato come, al giorno d’oggi, la persona preferisca venire da noi, piuttosto che noi da lei. Ovviamente chiediamo se desiderano il nostro supporto a casa, ma in genere le persone scelgono di proseguire uscendo e venendo direttamente da noi. Cambiano i tempi, cambiano le abitudini e noi cambiamo con loro, ci adeguiamo alle richieste”. Quello che non cambia è invece l’impegno della San Vincenzo e di tutti i suoi associati, che continua nel triplice impegno di assistenza spirituale, morale ed economica. “Cerchiamo di sostenere le famiglie e – essendo queste spesso provenienti da una realtà diversa dalla nostra – anche di aiutarli a capire certe dinamiche che non appartengono alla loro società, come l’essenzialità di avere e pagare un’utenza elettrica e orientandoli all’interno della burocrazia”.Le richieste che arrivano agli sportelli della Conferenza San Vincenzo (aperti il lunedì dalle 10 alle 11 e il mercoledì dalle 16.30 alle 17.30 in Corte Sant’Ilario 7), in alcuni momenti sono veramente molte ma, come ricordato dallo stesso Meretto, anche in questo contesto la sinergia è fondamentale e il coordinamento con la Caritas diocesana e i Servizi socio – assistenziali del Comune è veramente buono.Oltre alla parte di assistenza alla persona e alla famiglia, la San Vincenzo si occupa anche della parte “burocratica” dell’Emporio della Solidarietà, gestendo le richieste che arrivano per l’ottenimento della tessera. “Ultimamente è un lavoro che è diventato molto macchinoso – ci ha raccontato il presidente – poiché, a causa di alcune nuove normative europee siamo tenuti ad effettuare dei controlli incrociati con il Comune. È piuttosto complicato, ma alla fine una soluzione la si trova sempre, con il lavoro intenso e la collaborazione di tutti”.Per celebrare i 140 anni di attività, la Conferenza sta organizzando, per il periodo tra marzo e giugno, una raccolta fondi per sostenere proprio l’operato dell’associazione, coinvolgendo la parrocchia – anche attraverso il supporto dell’assistente pastorale don Sinuhe Marotta – e i tanti cittadini desiderosi di dare una mano, in modo tale da poter continuare a dare una risposta concreta alle tante famiglie che hanno bisogno di un aiuto, anche in un momento storico che, a volte, è economicamente complicato per la stessa San Vincenzo.