San Lorenzo isontino celebra la festa patronale

La comunità di San Lorenzo celebrerà il santo patrono mercoledì 10 agosto, nel giorno che la Chiesa universale ricorda il martirio del diacono romano, avvenuta proprio il 10 agosto del 258 durante le persecuzioni anticristiane dell’imperatore ValerianoSempre la tradizione ricorda che a Lorenzo fu promessa salva la vita se avesse consegnato i tesori della Chiesa: il 10 agosto, quindi, Lorenzo si presentò alla testa di un corteo di poveri dicendo: ” Ecco questi sono i nostri tesori: sono tesori eterni, non vengono mai meno, anzi crescono. “Per il martirio di Lorenzo abbiamo la testimonianza particolarmente eloquente di Sant’Ambrogio, ripresa, in seguito, da Prudenzio e da da Sant’Agostino e da molti altri ancora.A partire dal IV secolo Lorenzo è stato uno dei martiri più venerati nella Chiesa di Roma. Costantino I fu il primo ad edificare un piccolo oratorio nel luogo del suo martirio. Tale costruzione fu ampliata e abbellita da Pelagio II (579-590). Sisto III (432-440) costruì una grande basilica e nel XIII secolo Onorio III unificò i due edifici, che costituiscono la basilica che esiste tutt’oggi: la basilica di San Lorenzo fuori le Mura.San Lorenzo è inoltre il patrono di un centinaio di comuni italiani: solo in Friuli, oltre a San Lorenzo Isontino e a Ronchi, le comunità che lo venerano come patrono sono Dogna, Forni Avoltri, Talmassons, Villa Santina e Varmo.Altra curiosità per sanlorenzini: Lorenzo era originario di Osca, l’attuale Huesca, in Aragona (Spagna), città che dista nemmeno settanta chilometri da Jaca, la città nella cui cattedrale sono conservate le reliquie di Santa Eurosia, il cui culto è parimenti molto sentito a San Lorenzo grazie all’ancona situata nelle campagne a sud dell’abitato. Per cui San Lorenzo (Isontino), venera due santi, appunto Lorenzo e Eurosia, i cui rispettivi luoghi di nascita e di martirio sono vicini: corsi e ricorsi di storia e di fede.  Il 10 agosto, festività del santo, la festa inizierà con i sapienti rintocchi delle delle campane come sempre abilmente suonate da Vanni Marega e dalla sua squadra di vecchi e nuovi scampanotadôrs.Alle 18.30 verrà celebrata la messa solenne, presieduta da don Qualizza e il celebrante proporrà le riflessioni dell’omelia dal pulpito. L’omelia dal pulpito a San Lorenzo è una tradizione radicata che si ripete in sole due giornate in tutto l’anno: la notte di Natale e la festa del patrono del paese. La messa verrà accompagnata dal coro parrocchiale “Don Bearzot”. Al termine della liturgia la festa proseguirà sotto il tendone dell’area del ricreatorio.