Trasformare con la fede il cielo e la terra insieme

La fede mette nei nostri cuori la capacità di trasformare il cielo e la terra insieme, è un lavoro santo e bello, un contributo alla creazione operata dall’artigiano Dio, il quale, dopo averla compiuta, il settimo giorno la contempla. Questo è stato l’incipit che ha aperto i lavori del ritiro spirituale organizzato dal parroco don Francesco Maria  Fragiacomo dell’Unità pastorale Santi Canziani Martiri, il 1° maggio. I membri dei diversi Consigli Pastorali si sono riuniti al mattino partecipando alla messa celebrata da don Enzo Fabrissin – presente il diacono Vincenzo Persi -per poi cimentarsi in attività mirate a rafforzare le relazioni di conoscenza personale. Don Francesco ha poi guidato i presenti attraverso la conoscenza delle tre fasi che meglio avvicinano il fedele ad una lettura orante proponendo un passo del Vangelo di Giovanni (21,1-19), utile per comprendere l’azione della Chiesa dopo aver ricevuto lo Spirito dal Risorto e per focalizzare il significato del servizio cui i consiglieri sono stati chiamati singolarmente e comunitariamente. È seguito il pranzo che la clemenza del tempo ha permesso venisse consumato in giardino e che è stato allietato da canti e piacevoli chiacchierate.I lavori sono ripresi con l’ascolto delle risonanze suscitate dalla Lectio divina sul Vangelo e del contributo offerto da don Enzo sul vivere e servire la comunità alla luce della Parola contemplata. Si è proseguito con la programmazione impostata sulla base dei quattro obiettivi (nn.37,38,39,40) suggeriti dalla Lettera Pastorale 2018-19 “Anch’io mando voi” partendo dall’analisi della situazione presente, considerandone i punti di forza e le criticità e fissando le date dei principali appuntamenti comuni dell’Unità pastorale. Dopo aver ascoltato le indicazioni per organizzare la futura visita pastorale del nostro Arcivescovo Carlo, la piccola comunità si è nuovamente riunita in chiesa per ringraziare la Vergine Maria della giornata trascorsa, con la preghiera del S. Rosario.