Ronchi dei Legionari: rinnovati per abitare la terra

L’iniziativa, da dieci anni praticata in alcune Chiese locali, da quest’anno ha una dimensione mondiale ed ecumenica in comunione con la chiesa ortodossa. Il tema scelto, “Laudato sì, mi Signore cum tute le creature. Rinnovare l’umano e custodire il creato”,  oltre a richiamare le responsabilità precise dei singoli e delle comunità verso l’ambiente umano e naturale, cioè di custodire e restaurare, di guarire e di valorizzare quanto è stato dato in dono per affidarlo alle generazioni che verranno, come segno  di consapevolezza e come prova di una comune corresponsabilità, anticipazione della liberazione definitiva.I temi  della giornata emergevano in modo particolare dalle letture bibliche della liturgia domenicale, incentrata nella liberazione del sordo muto e nella certezza della liberazione opera della misericordia di  Dio; sono stati accompagnati dalla riflessione omiletica, dalle intenzione delle preghiere dei fedeli e da un foglietto che riassumeva il senso della giornata pubblicato a firma della competente Commissione della Conferenza episcopale italiana. Cinque i “propositi” e gli “impegni”: imparare a leggere i “segni dei tempi” secondo la indicazione conciliare; riscoprire il creato con al centro l’essere umano secondo la prospettiva della creazione; vivere con la saggezza  sapiente il creato come casa abitabile della famiglia umana; ripensare gli stili di vita personali e comunitari; essere persone e comunità che assumono il creato come orizzonte della propria missione e della propria cura; abitare la terra con atteggiamenti di pace e di accoglienza.Un vero e proprio progetto – anzi un inizio del progetto pastorale parrocchiale delle due comunità – in quanto raccoglie l’invito ad essere cristiani e parrocchie aperte alle esigenze del vangelo perché capaci di coltivare atteggiamenti di rispetto e di custodia del creato, ed in particolare dei fratelli e sorelle, impegnati a costruire un mondo ed una Chiesa uniti.