Ritrovarsi insieme per conoscersi meglio

Sabato 14 gennaio la parrocchia e l’amministrazione comunale di Staranzano hanno organizzato, presso il centro ricreativo le Stalle Rosse, un pomeriggio dedicato ai profughi ucraini e alle famiglie che li stanno ospitando. Presenti il sindaco, Riccardo Marchesan, don Paolo Zuttion e don Walter Milocco, il promotore dell’iniziativa, oltre ad altre realtà caritative del territorio.Lo scopo è stato quello di promuovere l’incontro tra i numerosi profughi presenti nel mandamento, per favorire la conoscenza e la condivisione delle difficoltà che caratterizzano questo periodo della loro vita.Dopo un momento di iniziale diffidenza, la tensione  si è lentamente sciolta attraverso la voce della traduttrice che ha reso comprensibile a tutti le parole di accoglienza e benevolenza che venivano loro rivolte dal sindaco e dal parroco. Negli occhi di tutti traspariva però una velata tristezza che comunicava più di tante parole, nostalgia per quello che hanno lasciato e che forse non ritroveranno più, della loro vita in Ucraina.Non tutte le persone che hanno trovato rifugio nell’Isontino hanno potuto essere presenti ma sabato c’era una buona rappresentanza. Hanno partecipato giovani donne con bambini, coppie anziane  e qualche giovane; gli uomini, come sappiamo, sono tutti impegnati nei combattimenti, così anche i loro mariti e figli . La musica popolare ucraina in sottofondo, un invitante buffet  e le grida gioiose dei bambini , hanno aiutato l’avvicinamento e forse, le confidenze degli adulti, regalando loro qualche momento di spensieratezza. L’iniziativa è stata una preziosa opportunità anche per le famiglie ospitanti di raccontarsi e di ascoltare le esperienze che ognuno di loro sta vivendo. Esperienze da affrontare con grande discrezione e delicatezza ma che hanno un unico denominatore comune: l’amore.Il pomeriggio si è concluso con la comune intenzione degli organizzatori, di programmare altre occasioni d’incontro in un futuro prossimo coinvolgendo maggiormente la comunità.  L’esperienza appena conclusa ha evidenziato ancora una volta quanto  le relazioni siano importanti per tutti noi ma come diventino fondamentali per le persone che si trovano  in un paese straniero e in un contesto cosi’ devastante che è quello originato dalla guerra.