El Caval sulle vie della solidarietà

Sul nostro settimanale ne abbiamo ampiamente scritto negli ultimi mesi e parlato da più punti di vista. Don Lorenzo Boscarol, per tutti don Renzo, forse – anzi ne sono sicuro – ha certamente lasciato il segno tra la gente incarnando proprio l’essere  “amico degli ultimi”. Di tanti “ultimi”. Un riferimento alla sua opera, non per “farsi bello” o per essere più apprezzato di altri, ma perché lui era proprio fatto così: una delle sue tante missioni era quella di essere prete vicino soprattutto a chi è solo, a chi è ammalato e a chi spesso non vede nulla di certo davanti a sé. Molte iniziative nate nel suo periodo di pastore della comunità di Ronchi dei Legionari resteranno vive perché il suo ricordo non scompaia mai. Il dolore per la sua dipartita dovrà essere mitigato dagli insegnamenti che lui ha lasciato nell’essere attento ai deboli e ai poveri.In vita si muoveva con la sua Fiat Idea che definiva bonariamente “El Caval”. Da gennaio “il cavallo” di don Renzo, era parcheggiato e inspiegabilmente fermo, in attesa che il sacerdote potesse fare ritorno per risalire a bordo dell’utilitaria che mai l’aveva tradito sulle strade della diocesi e oltre …Dopo la scomparsa di don Renzo, “El Caval” percorrerà un viaggio più importante di quelli intrapresi fin’ora: ci ha pensato per prima la sorella Gabriella, assieme a tanti amici del parroco e a don Paolo Zuttion. Nel segno della solidarietà – e non poteva essere altrimenti – l’utilitaria svolgerà un servizio di “taxi solidale” in Togo, un fine sociale che don Renzo avrebbe certamente gradito e apprezzato. Nelle scorse settimane, sono così stati organizzati per questo evento tre momenti che hanno coinvolto tanti amici. A guidare i vari momenti della mattinata, l’amico giornalista Salvatore Ferrara che ha salutato i presenti anche a nome dei consigli pastorali di Ronchi e Vermegliano, dei confratelli di ordinazione, dei collaboratori del nostro settimanale e di quello degli amici sloveni, del Novi Glas. Il primo momento, di ricordo con una sosta davanti alla tomba dei sacerdoti di Ronchi. Qui don Pierpaolo Soranzo,amico e compagno di ordinazione don Boscarol, assieme a tutti i convenuti ha rivolto una preghiera per ricevere la forza di continuare nella sua missione. Al campo santo sono intervenuti il sindaco Livio Vecchiet e l’amico monfalconese Fabio Del Bello. Una volta giunti nella chiesa di San Lorenzo, l’amministratore parrocchiale e decano don Paolo Zuttion ha celebrato la messa, presente anche il seminarista Matteo Marega.Nella sua toccante omelia il sacerdote ha ricordato la continua solidarietà che si era incarnata in don Renzo, uomo innamorato del Vangelo e giornalista appassionato delle terre di confine. “Don Renzo – ha sottolineato don Paolo – è sempre stato attento agli altri e alla carità cristiana: la via più alta come ricorda San Paolo. Una carità esagerata, sull’esempio degli insegnamenti della lettura di oggi”. Infine, il celebrante ha citato il testamento spirituale di don Renzo nel quale il sacerdote ha ringraziato uomini e donne per avergli insegnato tanti valori: un uomo che ha condiviso i pesi della vita con la sorella Gabriella e assieme alla sua comunità, non sopportando le ingiustizie verso gli indifesi e diversi. “I poveri hanno aperto le porte del cielo … ora don Renzo, ha incontrato i suoi poveri in paradiso”. Fuori dalla chiesa,sono intervenuti il dottor Gaggioli del CVCS, il professor Michele Bressan, per il Centro Studi “Rizzatti” e “Iniziativa Isontina”, Nicolò Fornasir per l’ICM, lo storico Ferruccio Tassin per l’ ISSR, Franco Miniussi per le ACLI e ACB, Luisa Pozzar per l’UCSI. Ad appoggiare l’iniziativa anche l’associazione Concordia et Pax. Poi, Gabriella Boscarol ha consegnato le chiavi della vettura al signor Rigoberto K. Dogbe, che da anni è operatore di una cooperativa sociale, fratello del signor Cristophe A. Dogbe, missionario residente a Lomè, capitale del Togo in Africa dove il mezzo sarà un aiuto per persone in difficoltà, bambini e malati. “El caval” correrà sulle vie della solidarietà tracciate dal Vangelo che don Renzo ha sempre seguito fino alla fine.