“Schiavi”: per riflettere sulla libertà

“Schiavi” è il titolo scelto per l’edizione 2016 di “èStoria”, Festival Internazionale della Storia che ritorna a Gorizia dal 19 al 22 maggio prossimi.Un tema quello di quest’anno che non può lasciare indifferenti: “Schiavi” segnerà per la manifestazione l’occasione di riflettere sulla libertà negata, la libertà cercata e la libertà conquistata.Il Festival, diretto da Adriano Ossola e organizzato dall’Associazione culturale èStoria, vuole portare al centro della scena la storia come motivo di dialogo e Gorizia come luogo d’incontro, facendo vivere quattro giornate animate da circa 150 eventi tra convegni, presentazioni, dialoghi, mostre, proiezioni di film, laboratori e altre iniziative.”Qualche tempo fa si sarebbe parlato di “Schiavi” come di un festival impegnato o addirittura di denuncia – ha commentato il direttore della manifestazione -. Oggi forse è più consono battere l’accento sulla rilevanza culturale di un evento storiografico di livello internazionale capace di rispecchiare il passato e il presente e viceversa. L’orrore della schiavitù indagata per quattro giorni da storici, testimoni, filosofi, scrittori e giornalisti: un grande appuntamento culturale”.La schiavitù, pur essendo abolita dagli Stati a partire dall’ultimo trentennio del Settecento, non è sparita: attualmente si contano quasi 36 milioni di schiavi, uomini e donne di ogni età privati della libertà.Il traffico di esseri umani, il lavoro infantile, lo sfruttamento sessuale, il matrimonio precoce e forzato, la schiavitù per debito e il lavoro forzato continuano a infestare diverse aree del mondo, in un circolo vizioso che include razzismo, diritti civili negati, iniquità sociale ed economica. E inoltre, in termini più metaforici che strettamente storiografici, anche l’uomo del 2016 apparentemente libero non è privo di catene invisibili: quanto resta della nostra libertà, al netto di dipendenze, bisogni indotti, condizionamenti e limitazioni?Numerose le sezioni che comporranno anche quest’edizione di “èStoria”: “Schiavi”, con dibattiti, eventi, progetti giovanili e proiezioni cinematografiche per approfondire il tema schiavi tra passato e presente; “La schiavitù nel cinema”, in collaborazione con Associazione Palazzo del Cinema Hiša Filma e Kinemax; si ripropone anche “La Storia in testa”, sezione dedicata come nelle precedenti edizioni a numerosi anniversari e a svariate novità editoriali a tema storico e di attualità. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, ritorna a grande richiesta anche la Sezione “Giovani”, una vetrina sulla realtà giovanile con incontri, dibattiti e presentazioni. Verranno affrontate tematiche legate al lavoro, alle dipendenze, al ruolo femminile, anche con uno speciale cineforum.Come tradizione, ad “èStoria” è anche abbinato un premio alla divulgazione storica – Premio Friuladria che, grazie a Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole, unisce èStoria e pordenonelegge.it; quest’anno il riconoscimento sarà assegnato allo scrittore, germanista e drammaturgo Claudio Magris.Non mancheranno poi i percorsi degli èStoriabus, con nuove escursioni attraverso i luoghi-simbolo della Grande Guerra, corredate dai racconti degli storici che guideranno i visitatori alla scoperta di avvenimenti e località dove la storia ha lasciato un segno indelebile. Inoltre quest’anno il Festival sarà anche una “vetrina” a disposizione delle associazioni e istituti che con passione si dedicano al territorio, realizzando una sezione che ospiterà incontri appositamente realizzati per presentare le proprie attività e temi di ricerca.In occasione delle giornate del Festival il Comune di Gorizia offrirà, a partire da venerdì 20 maggio, un servizio gratuito di bus navetta verso il Castello, con partenze ogni 15 minuti da via Oberdan e con sosta presso il piazzale Seghizzi. Il servizio sarà attivo dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Domenica 22 maggio il Castello sarà visitabile gratuitamente.