Nessuna responsabilità degli animatori nella morte di Stefano

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gorizia, dott. Carlo Isidoro Colombo, ha disposto l’archiviazione del procedimento in cui erano coinvolti Andrea Gaudenzi e Gabriele Brumat, gli animatori responsabili del gruppo di cui faceva parte anche Stefano Borghes, il ragazzo morto lo scorso luglio a seguito della caduta in un pozzo a Villa Coronini durante lo svolgimento del Centro estivo organizzato dalle parrocchie di Gorizia.Il Gip ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal Pubblico ministero ad inizio marzo condividendone integralmente la ricostruzione dei fatti.Anche grazie alla testimonianza resa dal compagno di squadra di Stefano nel corso dell’incidente probatorio al quale ha partecipato la difesa dei due animatori, gli inquirenti hanno accertato come Andrea e Gabriele si trovassero in una posizione da cui potevano tenere sotto controllo le varie fasi del gioco, tenuto anche conto dell’età dei partecipanti: questo aveva permesso loro, fra l’altro, di accorrere tempestivamente appena udite le sue urla e richieste di aiuto.Riguardo poi alla collocazione dei bigliettini della caccia al tesoro sopra al coperchio del pozzo, il GIP ha rilevato che questo non derivava da una scelta imprudente verificato per di più come i partecipanti potessero recuperarli senza dover salire sopra la copertura stessa.Archiviata la posizione dei due animatori, prosegue il lavoro della Magistratura per l’individuazione delle responsabilità che hanno portato alla tragica morte di Stefano.

(foto Bumbaca)