Fondazione Ca.Ri.Go: una sempre maggiore attenzione al sociale

L’ambito sociale, dell’assistenza e del volontariato è dal 2015 il primo settore di intervento della Fondazione Carigo, ed il “welfare di comunità” è l’obiettivo verso cui converge e convergerà nei prossimi anni l’operato della Fondazione. L’arte e la cultura rimangono interesse prioritario, così come la volontà di fare del Palazzo sede dell’ente un luogo di aggregazione, anche giovanile, nel segno della cultura, dell’arte e dello spettacolo.Questi alcuni dei dati più rilevanti emersi sabato 1 ottobre, durante l’incontro organizzato dalla Fondazione Carigo in occasione della quarta Giornata Europea delle Fondazioni. Un appuntamento cui sono stati invitati i principali enti ed associazioni dell’isontino, per presentare il Report Annuale 2015, strumento agile e sintetico che racconta i principali progetti selezionati tra i 596 finanziati lo scorso anno con un totale di 3,5 milioni di euro, per raccontare agli stakeholders l’andamento economico-finanziario della Fondazione e le iniziative in corso e per promuovere un confronto sulle esigenze sociali, culturali, economiche del territorio in vista della programmazione degli interventi per il 2017.Ad aprire la mattinata il Presidente della Fondazione Gianluigi Chiozza che ha parlato di “cambio di rotta” rispetto al passato: “Il cambiamento di passo voluto dal Consiglio di Amministrazione che presiedo consiste in una maggiore attenzione al sociale, settore destinatario nel 2015 di 970 mila euro”. “L’obiettivo per il futuro”, ha proseguito il Presidente, “è quello di attivare un welfare di comunità, dove le realtà del privato sociale sopperiscano alla diminuzione dei servizi pubblici e collaborino tra loro e con le istituzioni”.In questo contesto il ruolo della Fondazione rimane quello di propulsore e catalizzatore di possibili soluzioni ai bisogni e alle difficoltà del territorio, azione che può svolgere anche grazie a una buona gestione del proprio patrimonio, le cui modalità sono state descritte nel corso dell’incontro dal Segretario Generale Rossella Digiusto.L’attività 2016 e i principali progetti finanziati, tra cui il nuovo Emporio della solidarietà di Gradisca e il progetto di contrasto alla povertà educativa minorile promosso dall’ACRI, sono stati poi descritti dal Presidente Chiozza. “Novità importante del 2016”, ha proseguito, “è anche l’introduzione del limite del 75%, ovvero la Fondazione non intende finanziare più del 75% dell’importo complessivo di un progetto, così da stimolare l’attivazione di risorse proprie da parte del proponente e il coinvolgimento di altri finanziatori”.Si è svolto poi il confronto con i rappresentanti degli enti e delle associazioni: a moderarlo il Vice Presidente della Fondazione Roberto Collini. Molti gli interventi, tra cui quelli dei rappresentanti delle Università di Udine e Trieste, delle realtà culturali, della comunità slovena, delle associazioni di volontariato, nonché di istituzioni quali, tra le altre, l’ARPA e la Camera di Commercio di Goriza, il CONI provinciale, il Centro Servizi Volontariato.Un confronto utile che si situa in linea con la volontà di trasparenza e con l’apertura al territorio e alle sue istanze che animano l’operato della Fondazione.