“Basta che voi siate giovani perchè io vi ami assai”

Il 31 gennaio la Chiesa commemora la figura di San Giovanni Bosco, patrono degli educatori e della gioventù. Don Bosco è conosciuto da tutti per la sua totale dedizione all’educazione degli adolescenti e dei giovani, unendo il fascino del gioco e della gioiosa compagnia alla crescita nella fede con la preghiera e i Sacramenti. A lui si deve il rilancio dell’oratorio con una azione educativa e sociale il cui vero ed unico fine era quello di portare il maggior numero di anime in Paradiso, partendo proprio da quelle che la Provvidenza gli affidava. Una finalità che ogni oratorio non deve mai dimenticare, pur nel mutare del tempo e degli strumenti che oggi abbiamo a disposizione. Un obiettivo che deve diventare il volano di ogni azione educativa a favore dei giovani pur nella diversità dei metodi e che trova il suo punto di partenza nelle parole stesse di don Bosco: “Basta che voi siate giovani perché io vi ami assai”. Nell’Unità Pastorale di Madonnina, Lucinico e Mossa, il Santo è particolarmente onorato. In località “Campagna Bassa” nei pressi di Lucinico, c’è una piccola cappella privata dedicata proprio a San Giovanni Bosco. La sua intitolazione si deve probabilmente alla vicina presenza dei salesiani di Gorizia i quali furono i primi a ufficiare nell’omonima chiesetta alla fine degli anni ’60 del secolo scorso. L’edificio è di proprietà della sig.ra Anita Puia, che la custodisce con grande cura e solerzia assieme al figlio, l’arch. Gianni Bressan. Fino all’anno scorso, in occasione della festa del Santo veniva celebrata una S. Messa solenne, animata dal coro giovanile di Lucinico “Cantare per credere”, con una grande partecipazione di fedeli; quest’anno, a motivo delle disposizioni vigenti in merito alla prevenzione della diffusione del Covid-19, la S. Messa verrà celebrata per i soli abitanti del piccolo borgo. A Mossa, San Giovanni Bosco è compatrono della Comunità. In una nicchia della parete laterale della chiesa parrocchiale si trova un’imponente statua del Santo, esposta nell’aprile del 1931, sulla cui sommità si trova la scritta evangelica: “… Sinite parvulos venire ad me… (Mc X, 14)” (“…lasciate che i bambini vengano a me…”), evidente allusione all’operato di don Bosco, ma anche monito per il fedele di ogni tempo. In occasione della festa del Santo, domenica 31 gennaio durante la S. Messa delle ore 18.00 a Mossa, sarà presente suor Rosangela Lamanna, biblista, della Congregazione delle Suore Scolastiche di Nostra Signora di Gorizia, per una testimonianza sull’ambito educativo. Alla celebrazione, sono invitati in modo particolare tutti i ragazzi, giovani ed animatori dell’Unità Pastorale; al termine della S. Messa, suor Rosangela si intratterrà brevemente con loro in chiesa per un momento di confronto e di dialogo.