Ric dalla parte dei giovani e delle famiglie

Il Ric Cormons proporrà anche quest’anno le iniziative che da alcuni anni sono svolte nell’ambito dell’oratorio, in collaborazione con la parrocchia, a favore dei ragazzi e dei giovani. Si va dagli AiutoCompiti per i ragazzi delle primarie e della scuola media, ai campi di Fusine, al Grest, al teatro dei Rompiscena e dei Rompini, al servizio di sorveglianza pomeridiana all’oratorio. E quanto emerso dall’assemblea dell’associazione, riunitasi per approvare il bilancio consuntivo dello scorso anno, Il presidente Francesco Marcon, che è subentrato nell’autunno scorso a don Paolo Nutarelli, trasferitosi a Grado, ha anche annunciato che se le condizioni lo permetteranno sarà nuovamente proposta la gita a Gardaland ed è anche allo studio una gita in una località montana nel prossimo inverno per trascorrere una giornata sulla neve.”Stiamo vivendo un momento di transizione – ha detto Marcon nella sua relazione – perché io come presidente e tutto il direttivo ogni giorno scopriamo quante cose faceva don Paolo. Donpi è stato per tanti anni al centro della nostra comunità, e la sua partenza ci ha fatto capire, forse in maniera un po’ brusca, quello che lui ci diceva da anni: ’i preti sono di passaggio, la comunità resta’.  Ho visto negli ultimi mesi, e vedo ancora, tra la gente un po’ di sconforto, anche comprensibile, ma dobbiamo disabituarci alla comodità di avere un centro e iniziare ad agire come insieme, perché solo così possiamo sfruttare le splendide basi che già abbiamo creato per qualcosa di solido e duraturo . che possa lasciare  il segno nella vita delle persone che compongono questa comunità”.”Come sempre abbiamo detto – ha continuato Marcon – Ric Cormons non è l’obiettivo ma è uno strumento che serve per fare del ricreatorio un luogo vivo dove ogni persona, non solo bambini e ragazzi ma anche, e soprattutto, gli adulti, possano crescere e sentirsi parte di una comunità. Ma come tutti gli strumenti, può raggiungere il suo scopo solo se viene usato. E’ un mio desiderio, infatti, che non sia più soltanto il direttivo a proporre le attività, ma anche ogni singolo socio si senta libero di venire da noi ed esprimere le proprie idee in modo da costruire insieme qualcosa di bello, perché è questa quella che io credo sia la definizione di comunità”.Don Paolo, che dieci anni fa ha dato vita a Ric Cormons, legato a Noi Associazione, ha mandato un messaggio ai soci, che è stato letto da Marcon in apertura della riunione. Ecco il testo: “Con animo riconoscente verso la comunità cormonese, che ho amato e tentato di servire nel miglior  modo possibile, mi permetto, attraverso il presidente, di portare il mio saluto e augurio all’assemblea dei soci. Pensare a Ric Cormons significa pensare a un sogno in cui quest’associazione insieme alle altre operanti una parrocchia metta al centro questo luogo che sempre più deve diventare laboratorio di idee, di formazione e di aggregazione come don Bosco ci insegnava. Non è un sogno scontato. E’ un sogno che deve essere continuamente alimentato e sostenuto. La sfida è quella di avvicinare a questo sogno nuove forze e dare un nuovo impulso all’associazione e di conseguenza al ricreatorio. Al presidente e a tutto il direttivo l’augurio di servire con entusiasmo e professionalità i bambini, i ragazzi, i giovani e tutte le famiglie che credono in questo sogno. Non abbiate  paura di puntare in alto”.