Luogo di crescita e di formazione

Parliamo ancora del ricreatorio, non solo per gli spazi che offre, ma anche per il suo ruolo che svolge all’interno della comunità, e non solo quella parrocchiale. Il 31 maggio ricorrono i 70 anni dell’acquisizione formale e definitiva dell’area del ricreatorio anche se da cinque gli spazi venivano già gestiti dalla parrocchia, che li aveva ottenuti nel 1946 grazie all’interessamento dell’Amministrazione alleata su richiesta dell’allora parroco mons. Angelo Magrini. La stipula di cessione fu sottoscritta il 31 maggio 1951 dopo che era stato firmato il 21 gennaio 1950 un contratto preliminare per la permuta in  attesa che terminasse l’iter burocratico che aveva interessato diversi enti e istituzioni. Si dovette attendere il decreto del Presidente della Repubblica che, visto il nulla osta del Demanio militare, autorizzava la cessione dell’area – il decreto venne firmato da Luigi Einaudi il 7 febbraio 1951  – mentre la sua registrazione da parte della Corte dei Conti porta la data del 5  maggio 1951.Ottenuto l’ultimo via libera, il 31 maggio furono poste le firme dinanzi al notaio Virgilio Gnot dell’atto di permuta con il quale il Comune, rappresentato dal sindaco pro tempore Sisto Mian,  e il parroco pro tempore monsignor Angelo Magrini, cedeva alla parrocchia di Sant’Adalberto l’area di via Pozzetto allo scopo di destinarla “a ricreatorio per la gioventù ed eventualmente per asilo di bambini abbandonati e traviati del comune di Cormons. (…) La Chiesa non potrà destinare ad altri usi senza il preventivo consenso del Comune”. La parrocchia si assunse anche il pagamento in proprio verso lo Stato della somma di 300mila lire, che erano gli interessi maturati dallo Stato nei confronti del Comune che aveva assunto un mutuo per contribuire alle spese per la costruzione della nuova caserma di viale Roma.Sui campi e nelle stanze del ricreatorio ne è passata di gente, si è scritta una parte importante della storia della comunità, e non solo quella parrocchiale. Oggi le esigenze sono mutate anche perché i tempi sono cambiati ma il ruolo educativo, e anche ricreativo, dell’oratorio è sostanzialmente rimasto lo stesso anzi  ha acquisito, dopo la ristrutturazione della seconda metà degli anni Settanta, un ruolo centrale nella vita parrocchiale. Si crede ancora profondamente nel Ric e nel suo spirito aggregativo, nella promozione, nella crescita e nella formazione delle più giovani generazioni; viene  sostenuta la solidarietà civile, culturale e sociale avendo come riferimento il Vangelo e la Comunità cristiana. In poche righe potrebbe essere questa la “missione” attuale di Ric Cormons, l’associazione che in questi anni ha coordinato le varie iniziative, che hanno coinvolto migliaia di persone. Ed anche per quest’anno viene chiesto l’aiuto e il sostegno di tutti. Come? Lo abbiamo più volte scritto, ma lo facciamo ancora una volta:  con la dichiarazione dei redditi si può devolvere il 5×1000 in favore di Ric Cormons che, essendo associato a Noi associazione, rientra nelle Associazioni di promozione sociale. Basta indicare nell’apposita casella del riquadro del 5×1000 il Codice fiscale di Ric Cormons Aps 91035880318 e apporre la firma. E’ importante questa solidarietà. In questi ultimi anni, grazie ai fondi raccolti dalla destinazione del 5×1000, si sono svolte diverse iniziative: la promozione dei corsi di formazione per animatori e volontari;  l’organizzazione dei campi estivi, del grest e degli eventi e attività ricreative per le nostre comunità;  l’esperienza del teatro per i giovani e per i più piccoli; l’avvio del progetto di AiutoCompiti pomeridiano; la riqualificazione degli spazi del ricreatorio e la ludoteca;  il potenziamento del servizio di accoglienza e sorveglianza dei ragazzi; la collaborazione con gli Enti pubblici per la crescita umana e sociale delle nuove generazioni. Anche quest’anno non sarà un’estate facile ma in questi mesi, ma la parrocchia sta già elaborando la proposta estiva a “360 gradi”: campi, centro estivo, ludoteca, aiutocompiti. Si è in attesa delle direttive nazionali ma, sicuramente, ma Ric Co9rmons ci sarà perché questo è l’obiettivo e perché c’è il sostegno di tutta la comunità. Ricordiamo che il 5×1000 è una parte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) destinata al sostegno di particolari Enti di interesse sociale, non comporta costi aggiuntivi in quanto è una quota delle tasse che già vengono versate. Pertanto, senza spendere un euro in più, si potrà contribuire a sostenere le attività del  Ric rendendo così il futuro… migliore.