Focus sullo Judrio in una due giorni a Giassico e Prepotto

Lo Judrio è un corso d’acqua internazionale, che nasce tra Slovenia e Italia e che ha tanto da raccontare: storie di uomini, di acque, di terra, di fatica, di lavoro, di genti e di lingue che si sono mescolate e che si mescoleranno col fluire del tempo. Se potesse, il fiume Judrio urlerebbe per le tante tragedie di cui è stato testimone: quale fiume di confine ha visto confrontarsi eserciti fin dai tempi antichi per la conquista di un lembo di terra. Ma canterebbe anche la gioia nel pensare al vissuto delle donne e degli uomini che si sono bagnati nelle sue acque e che dalle sue acque hanno tratto beneficio. Pensiamo ai numerosi mulini che hanno operato lungo le sue sponde, fonte importante di un’economia rurale e domestica.Lo Judrio è un fiume quasi ignorato dalla storia, deturpato in alcuni suoi tratti dall’uomo che non si è preoccupato di inquinarlo. Da qualche anno qualcosa si sta muovendo per salvaguardare questo corso d’acqua tutelandolo e valorizzandolo in quelle caratteristiche paesaggistiche che sono notevoli in particolare nel suo primo tratto. È in corso anche il progetto del “Contratto di fiume” che coinvolge tutte le amministrazioni rivierasche. Ma che paga un iter burocratico molto lento. Per tener vivi questi argomenti, l’associazione culturale Judrio, che è promotrice del Contratto di fiume, ha promosso la prima edizione del festival regionale FluxJudri, che si terrà il 10 e l’11 giugno prossimi tra Giassico e Prepotto con una serie di iniziative, dove sarà dato spazio al confronto di genti, di artisti, scrittori, poeti e musicisti che dialogheranno su temi sociali importanti come il cambiamento climatico, l’immigrazione e il lavoro in una terra che per sua vocazione è, come detto, internazionale. Parteciperanno con un flash mob anche gli studenti del polo liceale Dante di Gorizia. Il filo conduttore della due giorni sarà comunque il fiume, declinato in molti modi, anche dal punto di vista scientifico con una conferenza organizzata dall’Università di Udine prevista per la mattinata di sabato 10 nella chiesa di Santo Stefano a Giassico.Il festival è anticipato dalla mostra FluxJudri, che è stata inaugurata il 2 giugno alle 18.30, al Museo civico del territorio di Cormons, e vede protagonisti vari artisti, tra i quali Kristian Sturi, Enzo Comin, Ivan Crico, Arianno Ellero, Enrico Tuzzi, Michele Nardon, Vanja Mervic e Roberto Cantarutti. Attraverso le loro opere raccontano lo Judrio, partendo da quello che era il passato, ma evolvendo perché gli stessi artisti rappresentano il presente e il futuro.