Solidarietà concreta dal presepe di sassi

È stato un risultato sorprendente, di solidarietà e senso di apparenza alla propria comunità. Sta di fatto che nel periodo in cui il presepe di sassi è stato aperto al pubblico, sono stati raccolti ben 400 euro, un buon risultato tenendo presente che ci sono state le limitazioni imposte ai cittadini a causa della pandemia, tra zone rosse, arancioni e gialle, con la conseguenza di meno persone che si muovevano. Si riteneva che quest’anno realizzare il presepe fuori dalla chiesetta dedicata a Santa Margherita nel centro di Tapogliano, sarebbe stato solo un motivo di orgoglio, di volontà di non fermarsi e andare avanti nonostante il covid-19.Invece le persone, e ci sono state molte, principalmente del paese, non hanno voluto far mancare il sostegno all’iniziativa partita diciannove anni fa, a cura di Carla Peras (pittrice naif che ha composto il presepe dipingendo le figure sui sassi, personalmente raccolti sul greto del fiume Torre e trasformati abilmente in simboli presepiali) supportata dalla protezione civile. “L’incasso” di quest’anno è stato positivo, visto che negli anni precedenti, quando tutto era aperto e la chiesetta era una raffigurazione quasi perfetta della natività di Betlemme, la cifra mediamente si aggirava sui 1000 euro. Perciò “missione” compiuta, Tapogliano e dintorni hanno risposto presente e anche quest’anno la “Via di Natale” di Aviano avrà il contributo del “Presepe dei Sassi”.