Santa Margherita: una porta “anticamente nuova”

La porta d’entrata della chiesetta di Tapogliano, dedicata a Santa Margherita da Cortona, aveva urgentemente bisogno di restauro, il tempo e le intemperie l’avevano ridotta molto male. L’amministrazione comunale (che è anche proprietaria dell’edificio) ha deciso di porvi rimedio dando l’incarico di risanare la porta al laboratorio d’arte e restauro Bagolin di Ruda. La ditta è una bottega artigiana in grado di affrontare il restauro di qualsiasi mobile in legno, applicando per ciascun legno e ciascuna epoca la tecnica più idonea, in modo da garantire alla propria clientela un prodotto finito di eccellente qualità artistica. L’obiettivo del restauro è, infatti, il pieno recupero (estetico e funzionale) dell’oggetto restaurato, ottenuto nella piena conservazione della patina originale del manufatto. Dopo tre mesi di lavoro, nei quali sono stai fatti interventi importanti specialmente alla parte inferiore della porta, più soggetta all’umidità, al sole e alla pioggia, sono stati ricostruiti pezzi ormai definitivamente marci e non salvabili, le parti ancora recuperabili sono state stuccate, sono state date più mani di impregnante e infine un’importante finitura per esterni. Riecco la porta nuovamente posizionata al suo posto d’origine, si può dire “anticamente nuova” . Questa chiesetta è stata edificata per opera del vicario G. Speranza nel 1765 dopo due difficili periodi nei quali il paese fu colpito da peste bovina, la costruzione si contraddistingue per la sua forma ottagonale e all’interno si trovano dei dipinti dell’Justilin che ritraggono i miracoli di Santa Margherita. Da una dozzina d’anni all’interno è conservata una copia della Madonna Nera di Loreto, dono della sezione dei donatori di sangue della città marchigiana; inoltre da 18 anni tra ottobre e gennaio viene allestito il “Presepio di Sassi” realizzato dalla pittrice naif Carla Peras coadiuvata dalla locale protezione civile, il cui ricavato delle offerte è devoluto alla via di Natale di Aviano.