La Lettera Pastorale presentata alle comunità

In tutte le comunità dell’Unità Pastorale Bassa Friulana è stata presentata la Lettera Pastorale del Vescovo Carlo. Nella parrocchia di San Michele Arcangelo di Cervignano, il compito è stato affidato al diacono Manuel Millo il quale, al termine della celebrazione eucaristica del 30 ottobre, tolti i paramenti liturgici, si è presentato ai fedeli con un vaso, il vaso di Pandora, con cui si apre il testo di monsignor Redaelli. Di questo vaso si parla nel mito greco tramandatoci da Esiodo, un misterioso vaso che Zeus consegna a Pandora la quale non resiste alla tentazione di aprirlo e dal quale fuoriescono tutti i mali che affliggeranno l’umanità, come quelli ad esempio a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni: pandemia, guerra, siccità, incendi, inflazione, crisi energetica, climatica ed economica. Pandora riesce a trattenere nel vaso la speranza, da intendersi, secondo alcuni studiosi, come timore del futuro, la paura di quello che può succedere, una speranza diversa quindi da quella cristiana in cui si ha fede nel Signore morto e risorto. San Paolo infatti, nella Prima Lettera ai Tessalonicesi, descrive i cristiani come persone non tristi, anche davanti al dramma della morte e della prigionia, perché non hanno perso, come gli altri, la speranza, non quella ambigua che rimane nel vaso di Pandora, ma la speranza vera ed affidabile, di cui molti sono testimoni con le numerose difficoltà che la vita ci riserva. Nell’invitare alla lettura della Lettera Pastorale, il Diacono Manuel ha concluso esortando a chiedere ciò che eventualmente potesse risultare poco chiaro, con speranza e con fiducia, e, per tutto il resto, di avere fede nella provvidenza.