Fiaccole e candele per ricordare Giulio

Fiumicello. 25 gennaio 2023, ore 19 e 41. La piazza sarà illuminata dalle fiaccole e dalle candele accese ricordando Giulio Regeni.

Perché riunirsi in quella piazza? Per dire che, a sette anni dal momento in cui Giulio fu sequestrato, sale sempre più forte la richiesta di verità e giustizia. Non è un rito annuale né una commemorazione. E’ la rappresentazione visibile di una presa di coscienza. E’ espressione della consapevolezza che depistaggi, affari, scarsa volontà politica non hanno smorzato il dolore per una vita brutalmente spezzata né la profonda convinzione che, senza un atto di giustizia, la dignità di Giulio e della nostra stessa Nazione continuano ad essere calpestate. A sette anni di distanza non dimentichiamo di cosa stiamo parlando: dell’angoscia provata dai suoi familiari e da quanti conoscevano Giulio quando non si sapeva dove fosse finito; dell’infinito dolore e della tristezza che ci ha pervasi quando il 3 febbraio 2016 il suo corpo martoriato è stato ritrovato gettato ai bordi dell’autostrada che dalla capitale egiziana porta ad Alessandria. Stiamo parlando dei lunghi giorni nei quali è stato torturato da mani consapevoli ed esperte prima di essere ucciso. Aveva 28 anni. È bene ricordare che stiamo parlando di questo, perché qualcuno vorrebbe che i fatti si perdessero nell’oblio che il passare del tempo può favorire. Il percorso della giustizia in tribunale è attualmente sospeso. In Egitto si parla di collaborazione con la giustizia italiana e nello stesso momento si impedisce l’avvio del processo a quattro imputati, membri dei servizi segreti egiziani, semplicemente non fornendo i loro indirizzi e quindi impedendo che ricevano le comunicazioni della giustizia italiana. I rappresentanti istituzionali del nostro Paese incontrano quelli egiziani; strette di mano, vendite di armi, affari e, infine, la dichiarazione che si vuole la collaborazione dell’Egitto per raggiungere la verità sull’assassinio di Giulio. E poi? Finora, nulla di concreto. Ecco perché la piazza di Fiumicello nel tardo pomeriggio del 25 gennaio diventa un segno importante di solidarietà con la famiglia e quanti cercano di raggiungere la verità. Nei giorni scorsi sui social è apparso un invito a chi non potrà essere a Fiumicello affinché manifesti la sua vicinanza e il suo sostegno con un piccolo gesto: recandosi ad una ’panchina gialla’, indossando qualcosa di giallo, fotografando un manifesto di ’verità per Giulio’, accendendo una candela alle 19.41, diffondendo un messaggio sui ’social’. Anche questo è un modo per tenere desta la coscienza di ognuno davanti alla grande ingiustizia che continuano a subire Giulio Regeni e la sua famiglia, ma anche per dire ai ’potenti’ che la verità è un nostro diritto ed un loro dovere.