Ben arrivato don Cristiano!

I fedeli di Crauglio e Visco hanno accolto nella mattinata di lunedì 1° novembre, festa di tutti i Santi, il loro nuovo parroco don Cristiano Verzier, che succede a don Giorgio Longo chiamato ad esercitare l’azione pastorale nelle comunità di Fogliano-Redipuglia e S. Pier d’Isonzo.Nella Comunità di Crauglio, una frazione del Comune di San Vito al Torre, erano ad accoglierlo le autorità comunali: Sindaco e vice Sindaco, un Magistrato, a suo  tempo docente universitario e correlatore della tesi di laurea in scienze politiche di don Cristiano ed il vice comandante della stazione dei carabinieri di Aiello del Friuli, ed un discreto numero di parrocchiani.C’era molta attesa nella comunità craugliese per l’ingresso del nuovo sacerdote. Un momento importante e delicato, infatti,  con l’arrivederci di un prete e l’arrivo di un altro, si verificano nella gente momenti di gioia ma anche di dispiacere, per la “perdita” di una persona con la quale hai convissuto per 14 lunghi anni.Quella mattina, è stata la piccola Ilaria, con l’innocenza della sua tenera età, a porgere per prima un commovente e timido benvenuto al nuovo parroco e donargli un mazzetto di fiori bianchi. Successivamente, le parole di benvenuto da parte del Sindaco, del Segretario del Consiglio pastorale parrocchiale. e del Presidente del locale circolo NOI, hanno contribuito a smorzare quella tensione iniziale che, solitamente si manifesta in  simili occasioni. Dal sagrato della chiesa si è passati all’interno della stessa per la Messa solenne, concelebrata per l’occasione, dal nostro Arcivescovo Carlo e accompagnata dalle musiche e canti corali delle grandi occasioni.A cerimonia ultimata, la platea dei fedeli plaude il nuovo pastore, ma non c’è tempo, di corsa bisogna avviarsi  nella parrocchia di Visco e ripetere  nella chiesa di Santa Maria Maggiore, l’analoga cerimonia per l’insediamento del nuovo sacerdote. Una giornata febbrile, tutta di corsa, ma decisamente bella e indimenticabile per tutti noi.A don Cristiano il compito di prendere per mano le nostre due comunità, di percorrere un tratto di strada insieme, con calore, affetto e soprattutto tanta fede con particolare attenzione ai giovani, agli ammalati e agli ultimi. Noi, Comunità cristiana, possiamo assicurare la nostra preghiera e il nostro aiuto.