Anche da Salerno riconoscenza viva al nome di Rolando Cian

Da Roma ha raggiunto la sede di Salerno, Franco Bentivogli (già segretario aggiunto della Fim Cisl degli anni settanta e amico personale dello scomparso) e da Gorizia l’ing. Nicolò Fornasir presidente del Centro studi A. Rizzatti ed il direttore della rivista Iniziativa Isontina, Renzo Boscarol.La figura e l’opera di Cian sono state presentate attraverso un video -realizzato a cura della Cisl regionale e che viene distribuito unitamente al libro edito dalla Bibliolavoro e realizzato dallo storico Ferruccio Tassin, dal prof. Paolo Feltrin e dalla signora E. Moretto, con la presentazione del Centro studi – e, successivamente dalla testimonianza di affettuosa e viva di Franco Bentivogli che conserva la verve della sua testimonianza sindacale, unitamente ad una passione che si esprime ora insieme alla sua famiglia a favore del Terzo mondo.Bentivogli, insieme a tanti ricordi di battaglie sindacali e di vicende direttamente legate alla Cisl, ha evidenziato la attualità della figura e dell’opera di Cian nelle seguenti dimensioni: la potenza della formazione nella testimonianza, la capacità di conoscere la realtà, il coraggio di rompere e finanche di dissacrare, vocazione e passione. Ripercorrendo l’itinerario della vita, si colgono anche le linee per la costruzione di un sindacato nuovo e forte soprattutto nella promozione dell’uomo e della donna. La “gorizianità” reale e lo “spirito di Gorizia” sono stati testimoniati da Fornasir che ha sottolineato il valore esponenziale di una personalità che mossa dalla fede e animata dallo spirito di servizio ha scelto la politica, il sindacato come modello di cittadinanza attiva e di solidarietà oltre che di partecipazione politica. Prima del dibattito conclusivo, il direttore Boscarol ha ricordato il valore indispensabile del “fare memoria” in quando rende le persone essere insieme figli e padri del domani, ha messo in risalto l’ancoraggio cristiano della esistenza dei cristiani come Cian che, sentita l’esigenza della comunità e delle persone, ha maturato un orizzonte di progetto nelle associazioni, rispondendo la vocazione di mettersi a servizio degli ultimi in quella carità speciale che è la politica ed il sindacato. Inoltre, personalità come quella di Cian, hanno insieme anticipato le esigenze del Concilio e hanno accettato la militanza a favore della persona umana e del riscatto dalla loro condizione servile come luogo dove vivere l’essere cristiani.La domanda di giustizia non è il buonismo ma una dura lotta contro ogni sopraffazione e denuncia contro ogni affarismo che assoggetta l’essere umano.