ZSKP – UCCS: da 60 anni riferimento per la Cultura

La Zveza slovenske katoliške prosvete – Unione culturale cattolica slovena celebra quest’anno il suo 60° anniversario. Fu fondata, infatti, ufficialmente a Gorizia nel 1959 grazie al sacerdote e musicista prof. Mirko Filej (che ne fu anche il primo presidente) con il desiderio di collegare e coordinare meglio le attività delle associazioni cattoliche slovene del territorio goriziano.La Zveza slovenske katoliške prosvete – Unione culturale cattolica slovena con sede in Gorizia, viale XX Settembre, 85, svolge come una delle organizzazioni culturali centrali degli sloveni in Italia una missione importante, poiché collega tra loro le associazioni culturali in uno sforzo congiunto per sviluppare e promuovere la cultura e la lingua slovena. Si ispira ai valori della democrazia, del pluralismo e del cristianesimo. Il suo obiettivo sono le attività socialmente utili nei campi culturale, ricreativo, educativo, informativo e sociale. Varie associazioni hanno aderito all’Unione nei primi anni della sua esistenza, rendendola un importante fattore culturale nella Provincia di Gorizia e del più ampio territorio sloveno.

Le associazioni aderentiAttualmente all’Unione aderiscono venti associazioni che coprono le aree che spaziano dalla Valcanale sino al Carso e sono le seguenti: circolo “Ars” di Gorizia, circolo culturale “Sabotin” di San Mauro, circolo “Anton Gregor¤i¤” di Gorizia, coro misto “Lojze Bratuž” di Gorizia, I cori misto, giovanile e voci bianche “Emil Komel” di Gorizia, coro maschile “Mirko Filej” di Gorizia, circolo culturale Podgora, circolo culturale “Rupa-Pe¤”, circolo culturale “Sant’Andrea”, circolo culturale “Vrh sv. Mihaela” di San Michele del Carso, circolo culturale cattolico “Hrast” di Doberdò del Lago, Circolo culturale cattolico sloveno “F.B. Sedej” di San Floriano del Collio, Circolo culturale cattolico sloveno “Mirko Filej” di Gorizia, Circolo culturale ricreativo sloveno Jadro di Ronchi dei Legionari, Associazione di famiglie Sončnica di Gorizia, Federazione cori parrocchiali Gorizia, Associazione “Don Eugenio Blanchini” di Cividale, Associazione “Don Mario Cernet” di Ugovizza, il coro femminile di Ronchi dei Legionari, Radio Spazio per i programmi in lingua slovena.Per gli Sloveni, che vivono e lavorano in un paese con una lingua diversa, la tradizione culturale ha un ruolo speciale, in quanto è da preservare e consolidare. L’attività culturale ed educativa che si svolge durante tutto l’anno è il risultato degli sforzi dei presidenti e membri delle associazioni locali. In questo modo si garantisce la preservazione delle tradizioni locali, la crescita della comunità e valorizzazione del territorio. Si tratta di un lavoro di volontariato di vitale importanza, il più delle volte non visibile e spesso poco stimato, anche se rappresenta una delle basi su cui si mantiene l’intera appartenenza alla comunità sia locale che nazionale. L’Unione culturale cattolica slovena ha tra i suoi compiti principali l’incoraggiamento e l’integrazione di tutte queste attività. La condizione di base per questo è la coscienza di appartenenza ed il lavoro congiunto. Ogni iniziativa organizzata dai circoli, cori o gruppi teatrali, non ha solo importanza locale, ma riflette anche l’intera comunità unita sotto la guida dell’UCCS. L’obiettivo comune di tutto questo è naturalmente la conservazione e lo sviluppo dell’identità e della lingua slovena.

L’attività corale, musicale e teatraleL’attività corale e la musica in generale sono i pilastri su cui si basa la maggior parte della creazione culturale dell’ Unione. Un’altra attività importante dell’Unione è il teatro. In passato, l’Unione ha portato in scena diversi progetti realizzando operette e cantate alle quali hanno partecipato oltre un centinaio di artisti.Alcuni cori, aderenti all’Unione, si sono distinti, anche in ambito internazionale, per la loro bravura.Tra questi spiccano il coro giovanile femminile Bode¤a neža di San Michele del Carso che ha vinto prestigiosi premi, ed inoltre: il coro misto Hrast di Doberdò del Lago, i cori giovanile e giovanile misto Emil Komel di Gorizia, il coro del circolo culturale cattolico sloveno F.B. Sedej di San Floriano, il coro misto Lojze Bratuž di Gorizia. Sin dalla sua nascita l’Unione si è posta come programma di attività anche la promozione di iniziative culturali a più ampio respiro con la partecipazione di tutte le associate. È iniziata così la rassegna corale Cecilijanka che si organizza nella seconda metà di novembre in occasione di Santa Cecilia, patrona del canto. Alla prima edizione della rassegna hanno partecipato otto corali slovene della provincia di Gorizia. Attualmente la manifestazione si snoda in due giornate e vi partecipano circa venti corali delle province di Gorizia, Trieste, Udine nonchè della Carinzia e dalla Slovenia.

I rapporti con la CarinziaAl fine di incrementare gli scambi culturali con le organizzazioni slovene della Carinzia, l’Unione si è resa promotrice di varie iniziative che hanno contribuito a consolidare negli anni la comunità slovena che vive ed opera in Italia ed in Austria. A tale proposito vanno ricordate le giornate culturali della Carinzia che si svolgono ogni secondo anno nella regione Friuli-Venezia Giulia e viceversa. Trattasi di un’ampia esposizione delle attività culturali più significative della comunità slovena in Italia ed in Austria. Durante l’anno i rapporti con la Carinzia si concretizzano anche in altre iniziative, specialmente nel settore corale e teatrale.

Le rassegne teatraliDa più di un decennio l’Unione organizza, in collaborazione con il Kulturni center Lojze Bratuž, una serie di rappresentazioni teatrali con il titolo “Iskrivi smeh na ustih vseh”. Alla rassegna partecipano, oltre a vari gruppi amatoriali della Slovenia, anche i gruppi teatrali amatoriali dei circoli aderenti all’Unione. Negli anni si è particolarmente distinto il gruppo teatrale amatoriale di Sant’Andrea che fa parte del circolo culturale Štandrež nonché il gruppo teatrale aderente al circolo culturale cattolico sloveno F.B. Sedej di San Floriano. Sia il gruppo che i singoli attori sono stati più volte premiati.Ogni anno l’Unione organizza, in collaborazione con il Kulturni center Lojze Bratu¬ e Federazione cori parrocchiali di Gorizia, il Premio Kazimir Humar, dedicato al compianto sacerdote e operatore culturale dell’Isontino. Il premio viene consegnato a persone o a gruppi che si sono particolarmente distinti nell’ambito culturale.

La collaborazione con le analoghe realtà della SloveniaL’Unione collabora proficuamente, specialmente dopo la democratizzazione, anche con le organizzazioni culturali della Slovenia.Nell’ambito regionale sono frequenti le manifestazioni culturali realizzate in collaborazione con le altre organizzazioni culturali della comunità slovena. Ad esempio le Giornate della cultura slovena che si svolgono annualmente nel mese di febbraio e la rassegna corale Primorska poje. Particolarmente importanti risultano alcune realizzazioni dell’Unione che hanno mobilitato un gran numero dei soci dei circoli. Nel 1986 è stata eseguita, con diverse repliche, la cantata Jeftejeva prisega (Il giuramento di Jefte) musicata da Sattner. Nel 1989 è stata messa in scena l’operetta Planinska ro¬a (Il fiore della montagna) di Vinko Vodopivec, nel 1994 la cantata Oljki (All’ulivo) di Sattner, nel 1996 l’operetta Pri belem konjičku (Al cavallino bianco) di Ralph Benatzky, la cantata Soči su musiche di Sattner e testo del poeta Simon Gregorčič presentata nel 2006 e replicata tre volte: in occasione della Giornata della cultura slovena e per la celebrazione del centenario della morte del poeta Gregor¤i¤. L’ultima fatica, realizzata nel 2009, in occasione del 50° anniversario dell’Unione, è stata l’operetta La contessa Mariza del compositore ungherese Emmerich Kálmán. La rappresentazione ha avuto enorme successo con oltre 1500 spettatori.L’Unione ha partecipato, nel 2014 per la prima volta, alla manifestazione gastronomica Gusti di frontiera allestendo il proprio tendone in via Crispi che, assieme ai gazebo di alcune associate,  hanno formato un unico ambiente comune – il villaggio sloveno. Poiché l’iniziativa ha avuto subito grande successo, la partecipazione all’evento è diventata ormai una costante. Oltre all’offerta enogastronomica, c’è spazio anche per un programma di intrattenimento dove vari complessi musicali suonano vari generi di musica da quella popolare a quella jazz. Durante la manifestazione i rappresentanti di  Radio Spazio, che trasmette i programmi in lingua slovena, faranno sentire musica popolare e folk.  L’ Unione ha collaborato alla pubblicazione di libri e CD editi dalle proprie associate. Inoltre ha pubblicato, nel corso degli anni, vari libri di opere musicali per cori. Nel 2009 ha pubblicato il CD “Pomladni večeri” del giovane compositore Patrick Quaggiato.  

I presidentiL’Unione culturale cattolica slovena è stata presieduta nel corso di questi 60 anni dal prof. Mirko Filej (dalla costituzione sino al 1962), dal dott. Kazimir Humar (dal 1962 al 1982), dal prof. Emil Valentinčič (dal 1982 al 1984), dal dott. Damjan Paulin (dal 1984 al 2004), da Franca Padovan (dal 2004, attualmente in carica).

Il programma celebrativoIl 60 ° anniversario dell’Unione culturale cattolica slovena verrà celebrato, oltre che con vari eventi minori, con un concerto celebrativo. Nella speciale occasione saranno radunati cantanti, musicisti e attori per l’allestimento di una serata dove, attraverso la musica, cantando e recitando, verranno portate in scena alcune arie e passi estrapolati da operette che l’Unione ha realizzato in 60 anni di attività. In passato, più di cento artisti hanno partecipato a questi progetti. L’allestimento di questo concerto significa l’unificazione dei migliori gruppi e individui che partecipano a vari tipi di attività culturali amatoriali nel quadro dell’Unione. i esibiranno in particolare solisti e musicisti e attori di gruppi teatrali, membri di cori, orchestre, composti da studenti di scuole di musica e altri collaboratori esterni. L’UCCS desidera, con questo evento, chiudere in modo solenne l’anniversario per i 60 anni della propria attività.