“Artefici”: artisti e pubblico in creazione

Per il comparto dello spettacolo, il Coronavirus ha causato un terribile contraccolpo, con il blocco delle stagioni teatrali, dei concerti già programmati, dei circuiti dedicati al mondo della danza. Ora però, con tutte le cautele e le precauzioni, è finalmente possibile riprendere la programmazione, portando nuovamente lo spettacolo dal vivo in mezzo alle persone.In tutto questo si inserisce la terza annualità di “Artefici. Residenze Creative FVG 2020”, progetto ideato e gestito dagli Artisti Associati di Gorizia, realizzato con il finanziamento del MiBACT e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.Ancora una volta quindi Gorizia e i territori limitrofi ospiteranno artisti e compagnie professionali del teatro e della danza, che proprio su questi territori risiederanno per un periodo e qui svilupperanno le loro creazioni, il tutto sempre in confronto e in stretto contatto anche con la cittadinanza.Questo terzo anno di progettualità ha visto rispondere alla call di Artisti Associati ben 265 proposte, tra le quali la commissione artistica ha svolto un faticoso lavoro di selezione per arrivare alla scelta di 7 gruppi, i quali avranno l’opportunità di lavorare per due settimane alla propria creazione artistica potendo usufruire di uno staff tecnico altamente specializzato e di un apparato tecnico idoneo anche alla sperimentazione dei loro progetti.Accanto ai sette progetti teatrali, anche un progetto di danza su invito, per coltivare il rapporto creato tra artisti e territorio nel corso della “NID Platform – Piattaforma della danza italiana”, svoltasi a Gorizia nel 2017.Si avrà così un totale di ben 8 progetti creativi, che verranno sviluppati nei teatri di Gorizia, Cormòns e Gradisca d’Isonzo.”Le Residenze Creative sono una finestra sul panorama italiano delle arti figurative – ha commentato Walter Mramor, presidente di Artisti Associati e direttore artistico di “Artefici”-, uno strumento per il nostro territorio e una fonte di conoscenza con il pubblico e per il pubblico”.Tra gli scopi primari di “Artefici” infatti, rientra il condividere il processo creativo tra artisti e cittadinanza, per mezzo di restituzioni pubbliche, sharing, incontri e workshop aperti al pubblico, il quale diventa a sua volta protagonista del percorso creativo.I progetti selezionati sono “Daphne/Money/Female/Body”, regia di Samuele Chiovoloni, ospitato dal 27 luglio al 9 agosto alla Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo, che ospiterà poi – dal 17 al 30 agosto – anche “Vietato piangere”, ideato da Gaia Magni e Clara Mori. Il Teatro Comunale di Cormòns sarà casa temporanea per “Eve #2” di Filippo Michelangelo Ceredi dal 3 al 16 settembre, mentre dall’8 al 21 settembre “Atto di passione” di Dante Antonelli sarà in lavorazione al Teatro Nuovo di Gradisca d’Isonzo.”Dicono che farà caldo”, ideato da Christian Gallucci, sarà presente sempre a Gradisca ma alla Sala Bergamas, dall’8 al 21 settembre; ottobre si aprirà con l’elaborazione di “Woyzek!” di Letizia Russo, al Verdi di Gorizia dal 1 al 14 del mese.Dal 6 al 19 ottobre il teatro cormonese darà spazio alla lavorazione di “Profumo d’acacia” di Giovanni Leonarduzzi.Lo spettacolo a chiamata, “Best regards”, di e con Marco d’Agostin, verrà ospitato al Teatro Nuovo di Gradisca d’Isonzo e al Comunale di Cormòns dal 2 agosto al 23 settembre.Gli artisti coinvolti in questa terza annualità di “Artefici” saranno ben 33, accompagnati da 5 tutor selezionati tra professionisti, tra i quali docenti universitari, critici teatrali, coreografi e direttori artistici.Al termine di ogni esperienza di Residenza, ci sarà uno sharing con il pubblico mentre in ottobre è previsto lo svolgimento di “Sinapsi”, momento di incontro e dialogo tra gli artisti, gli organizzatori, le istituzioni e, ovviamente, il pubblico, parte fondamentale di questo processo creativo.