La missione: incontro e cooperazione fra Chiese

Sempre valido è il comando di Gesù di annunciare il vangelo ad ogni persona, fino gli estremi confini della terra, ma il modo in cui si svolge la missione cambia a seconda dei contesti e dei tempi storici. Oggi la missione si vive soprattutto come cooperazione e incontro tra le Chiese. La veglia missionaria, celebrata venerdì 14 ottobre a Ronchi, nella parrocchia di Maria Madre della Chiesa, ha cercato di reinterpretare l’invito alla missione come esperienza di accoglienza e di incontro tra le Chiese facendo riferimento soprattutto all’esperienza di incontro tra Chiese che è la GMG e al servizio svolto da alcuni giovani in Grecia. La serata è cominciata, in primo luogo, con un ritrovarsi dei giovani che durante l’estate hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia con il gruppo organizzato dalla pastorale giovanile e con quello del Cammino neocatecumenale: è stata l’occasione per rileggere quanto vissuto a luglio nella terra di Giovanni Paolo II e cominciare a raccogliere qualche frutto. Ancora una volta la cosa che ha colpito maggiormente e che fa sperare frutti duraturi è stata l’esperienza di essere stati accolti nelle famiglie polacche. Il momento in chiesa è stato aperto da una breve testimonianza di Maria Vittoria, una delle persone che durante l’estate hanno fatto un’esperienza di servizio in Grecia grazie alla gemellaggio tra la Caritas di Gorizia e quella di Atene; sono una quarantina i giovani che durante l’estate si sono turnati in questo servizio. La veglia ha visto l’alternarsi delle parole del papa, le testimonianze dei giovani della GMG, l’insegnamento del vescovo. I pellegrini della Giornata Mondiale della Gioventù hanno raccontato che cosa è rimasto dell’esperienza dell’accoglienza durante il gemellaggio, dal contatto con la tradizione spirituale e culturale della Polonia, dalle parole del papa e dei vescovi catechisti, ma anche della missione che i giovani del Cammino hanno vissuto in Germania. È stato interessante sentire anche una delle famiglie che durante l’estate ha ospitato dei giovani brasiliani in transito verso Cracovia. Per tutti l’aver incontrato altre Chiese, aver offerto e ricevuto accoglienza, è stato un momento in cui ci si è ritrovati evangelizzati e in cui si è potuto raccontare un po’ della propria fede.