In cammino coi giovani

Dal 4 al 9 agosto i giovani della diocesi si faranno pellegrini lungo l’itinerario che da Caporetto conduce ad Aquileia. Il gruppo in partenza sarà composto da una quarantina di giovani, accompagnati da alcuni educatori e dal vescovo Carlo, e durante il percorso si arricchirà di alcuni elementi ulteriori, fino a raggiungere quasi una sessantina di camminatori. L’itinerario è stato scelto pensando che esattamente 100 anni fa nelle nostre terre si combatteva una guerra che si è rivelata essere un’inutile strage. Ripercorrere 100 anni dopo gli stessi luoghi permette di ripensare alla follia che ha condotto alla morte moltissimi coetanei dei ragazzi che oggi saranno pellegrini di pace. La proposta educativa sarà fondata prima di tutto sul cammino stesso: il fatto stesso di camminare è pedagogicamente significativo. Oltre al cammino ogni giorno ci saranno alcune riflessioni, a partire dagli ambienti attraversati, che vorrebbero aiutare a riflettere che cosa significa essere uomini e donne di pace.

Sabato 4 agostoSi partirà sabato 4 agosto raggiungendo in pullman Kobarid – Caporetto. Al sacrario, che raccoglie le salme di moltissimi giovani, si darà inizio ufficialmente il via al pellegrinaggio con la benedizione dei pellegrini. Si raggiungerà poi la cascata Kozjak dove si rifletterà su cosa significa immergersi nella realtà, come condizione indispensabile per essere costruttori di pace. Solamente se si ha il coraggio di entrare in gioco, di immergersi nella realtà, sporcandosi un po’ le mani si può costruire la pace. Si camminerà poi fino a Tolmin – Tolmino dove saremo ospiti della parrocchia locale.

Domenica 5 agostoDomenica 5 agosto, al mattino presto, si parteciperà alla messa insieme alla comunità locale e poi si riprenderanno in spalla gli zaini dirigendosi verso la chiesetta di Mengore dove ci sarà un tempo di riflessione con l’invito a guardare lontano: solamente se si ha la possibilità di avere prospettive ampie si può costruire la pace. L’itinerario continuerà attraversando l’Isonzo a Most na So?i e camminando sul lato sinistro del fiume fino a Kanal – Canale dove saremo nuovamente ospiti della locale parrocchia.

Lunedì 6 agosto Lunedì sarà il giorno forse più impegnativo dal punto di vista del cammino. Si salirà infatti verso Svetagora – Montesanto seguendo l’itinerario della “Via dei monti sacri” che collega Svetagora-Lig-Castelmonte. La meta sarà il santuario di Montesanto dove si potrà vivere un momento di pace e di contemplazione: solamente se si è capaci di contemplare la bellezza del creato, la bellezza dell’altro, la bellezza della Parola di Dio si può diventare veramente costruttori di pace.

Martedì 7 agostoMartedì 7 agosto si scenderà verso Gorizia e si entrerà in Italia passando per la piazza della Transalpina. Qui si unirà al gruppo anche alcuni ragazzi più giovani di Sagrado e Gradisca. La tappa principale in città a Gorizia sarà presso il S. Luigi dove sono accolti i minori stranieri non accompagnati. Con loro si vivrà un momento di conoscenza, di scambio e di condivisione a partire dalla consapevolezza che ciascuno di noi sta affrontando un viaggio importante nella propria vita. L’incontro con l’altro e la condivisione sono elementi fondamentali per costruire la pace. Con gli adolescenti stranieri oltre al momento di conoscenza ci sarà un momento di sport e di servizio comune. La sera si godrà dell’ospitalità della parrocchia di S. Andrea.

Mercoledì 8 agostoMercoledì 8 agosto, sempre partendo presto il mattino, si arriverà sull’altopiano del Carso, inserendosi nell’itinerario della “Romea Strata” che collega Mirenski Grad ad Aquileia. Attraversando i luoghi di aspri combattimenti e località tristemente famosi per le distruzioni della prima guerra mondiale si arriverà fino a Redipuglia dove saremo ospiti degli impianti sportivi. In questa giornata che vuole essere di riflessione e di particolare silenzio (l’interiorità e l’ascolto sono condizioni ulteriori per costruire la pace) ci sarà anche l’occasione di vivere la riconciliazione avendo come vista il cimitero militare di Redipuglia, monito del carico di morte che porta la mancanza di riconciliazione.

Giovedì 9 agostoGiovedì 9 agosto si affronterà l’ultima tappa di cammino da Redipuglia fino ad arrivare ad Aquileia costeggiando prima l’Isonzo e poi attraversando la pianura friulana. Avere una meta e arrivare ad una meta diventa la metafora della capacità di costruire qualcosa nei tempi lunghi, anche in assenza di soddisfazioni immediate: senza questa capacità di tendere ad una meta è difficile essere persone di pace. Ad Aquileia in serata si celebrerà l’eucarestia di ringraziamento. Questo cammino che vede come protagonisti i giovani, di fatto coinvolgerà anche alcune comunità adulte. Infatti per garantire e preparare i pasti lungo la strada si sono rese disponibili le comunità di Romans, Gorizia – S. Anna, S. Andrea, Sagrado e Cervignano. È un bel segno di come gli adulti possono mettersi al servizio del cammino di fede dei giovani.