Genova ospiterà il Congresso eucaristico

“Ci mancava anche questo, ma potremmo leggerlo anche come un’opportunità preziosa”… Così, verso il fondo del salone del Centro Salesiano, presso Stazione Termini a Roma, ho sentito alcune battute tra due sacerdoti (delegati diocesani) di non so dove, in grado di riassumere due sentimenti presenti davanti a un ennesimo evento ecclesiale nell’Anno Giubilare della Misericordia. Sensazione confessata, nel suo intervento, anche dal Cardinal Angelo Bagnasco il quale, però, ha ricordato che “Non si tratta di un ’di più’ rispetto al Giubileo, ma di un’applicazione del tema”, di come cioè il cammino del Giubileo e le tematiche connesse si possono combinare bene insieme senza un sovraccarico di iniziative. Il presidente della CEI, sottolineando come il Congresso sia stato ridimensionato da quest’anno a tre giornate (una specie di Triduo, al posto di una sfiancante settimana), ha evidenziato che potrà davvero essere un momento importante e prezioso di Chiesa, dopo l’esperienza di Firenze e dentro lo svolgersi del Giubileo stesso. Poche iniziative, ma coinvolgenti le Chiese Locali, tese a un recupero del valore immenso dell’Eucaristia, vista come sorgente della Misericordia e della Missione. E qui, l’invito, è proprio a una rilettura in questa chiave, dell’Eucaristia, del rito della Messa, proponendola ai fedeli sotto forma di catechesi nel tempo Pasquale. Altra indicazione che è stata offerta, è quella di una frequentazione e proposta della preghiera  eucaristica IV, poiché da essa è tratto il “motto” programmatico del Congresso, “Nella tua misericordia, a tutti sei venuto incontro”. Questa espressione, esprime l’ampiezza della misericordia divina e la sua azione preveniente, che precede ogni altra iniziativa umana. Se la Quaresima ha significato accogliere, prima di tutto in noi, la forza della misericordia divina, celebrare il tempo pasquale significa rendersi disponibili a prolungare, nel tempo, l’azione del Risorto che ci manda come suoi discepoli. Un ulteriore strumento che è stato proposto e ci viene offerto, é quello dell’Adorazione Eucaristica, specie nel tempo pasquale ma, lodevolmente, fino alla celebrazione del Congresso. Potrebbe essere l’occasione per vivere lo spirito dello stesso, incontrandosi in preghiera tra persone di diverse comunità, magari approfittando anche della disponibilità di un confessore per vivere, chi lo volesse, il sacramento della Misericordia o della Penitenza. Questa esperienza è, di fatto, in parte già presente nelle proposte delle così dette isole della Misericordia, inaugurate per l’Anno Santo, ma potrebbe diventare un momento prezioso “di comunione interparrocchiale” da mantenere nel tempo. Particolare cura è stata suggerita, poi, per la celebrazione del Corpus Domini nelle comunità parrocchiali e a livello diocesano, come espressione anche pubblica della venerazione dell’Eucaristia. E’ stata poi sottolineata la preziosità che alcuni momenti che si celebreranno a settembre a Genova, siano vissuti, pur in tono minore, ma come segno di comunione, anche nelle singole Diocesi e che una significativa delegazione, anche di alcuni giovani che magari non potranno partecipare alla GMG in Polonia, possa partecipare alla “tre giorni” genovese. Da parte mia sono cosciente che può sembrare tanta ulteriore “carne al fuoco”, ma in verità si tratta di vivere, con più passione e cura, momenti che sono già presenti nella nostra vita liturgica comunitaria. L’avere tra le mani il documento teologico-pastorale, reperibile in Curia o nel sito internet del Congresso, potrebbe essere il primo passo e strumento valido per questi momenti e luoghi di evangelizzazione e catechesi. Altri strumenti verranno offerti tramite il settimanale Voce Isontina. Infine i luoghi di adorazione, secondo le diverse date e orari, saranno: il Duomo di Cervignano del Friuli al giovedì; la Chiesa parrocchiale di San Nicolò e Paolo a Monfalcone al martedì; la Chiesa di sant’Andrea a Gorizia, per la Comunità slovena, al giovedì; il Monastero Totuus Tuus, particolarmente al mercoledì (anche per scoprire il luogo dove incessantemente l’Adorazione a Cristo viene vissuta in modo perpetuo, dalle sorelle Clarisse, a giovamento spirituale dell’intera nostra Chiesa diocesana); il santuario diocesano del Preval nella prima  e terza domenica del mese – per cogliere il riferimento che il documento del Congresso Eucaristico pone all’attenzione dell’ambiente, con riferimento alla recente enciclica Laudato si’ di papa Francesco, dove il Pontefice ricorda che “nell’Eucaristia il creato trova la sua maggiore elevazione – … Nell’Eucaristia, è già realizzata la pienezza, ed è il centro vitale dell’universo, il centro traboccante di amore e di vita inesauribile”. Naturalmente, i parroci, accordandosi tra di loro, potranno liberamente individuare altri luoghi per l’Adorazione, per fare piano piano, di questo momento di relazione speciale con il Signore, il perno per una sempre più sentita ed evidente comunione tra diverse comunità.Ci viene offerta, in fondo, l’opportunità, non solo di rendere più belle e vissute le nostre Eucaristie e le nostre adorazioni, cercando di mettere in atto quello che possiamo, ma anche di acquisire una consapevolezza sempre più convinta che “Nella celebrazione Eucaristica diventiamo Chiesa in uscita, mossa dalla misericordia”, sentendoci parte di questo cammino di Chiesa, segnato dalla misericordia del Signore per questo nostro tempo.

*Delegato diocesano per il congresso Eucaristico Nazionale