Capodanno senza botti in tutto il Cervignanese?

Un Capodanno senza botti nella Bassa? Fino a qualche anno fa sarebbe stato impossibile da pensarlo. Eppure, quest’anno, i Comuni del Cervignanese hanno dichiarato guerra ai petardi e ai fuochi d’artificio. Sull’onda di quanto stabilito da Cervignano, che festeggerà la festa dell’ultimo dell’anno in piazza con uno spettacolo pirotecnico virtuale, anche Fiumicello e Terzo d’Aquileia si sono espressi favorevolmente per questa iniziativa. Altri Comuni, come quello di Aquileia, Villa Vicentina, Ruda e San Vito al Torre stanno valutando la possibilità di fare altrettanto. Ma ritorniamo a Cervignano, dove è stato firmato il provvedimento che vieta l’utilizzo, anche nelle frazioni, di petardi e fuochi d’artificio, dal 19 dicembre fino al 7 gennaio. Per i trasgressori è prevista una sanzione di 50 euro. Nel caso, poi, di una rilevanza penale del fatto, potrà scattare la denuncia all’autorità giudiziaria. Ai carabinieri e agli agenti della polizia municipale di Cervignano il compito di fare rispettare l’ordinanza. Si è giunti a un simile provvedimento a seguito di vari atti vandalici negli anni scorsi e dopo numerose proteste dei residenti e delle associazioni animaliste. Come si ricorderà, quest’anno ci saranno i fuochi artitificiali con mapping 3D, ovvero una tecnica di videoproiezione in grado di trasformare una superficie, come, nello specifico, la facciata del teatro Pasolini, in un grande schermo, dove saranno proiettate immagini, effetti speciali e giochi di luce, anche con l’accompagnamento dalla musica. Così, la notte di Capodanno, lo spettacolo pirotecnico, allo scoccare della mezzanotte, sarà in 3D. Fuochi d’artificio virtuali, anche per rispetto degli animali. Si tratta anche di un atto di civiltà, nonché educativo. Lanciare petardi, infatti, oltre che poter rappresentare un innegabile disturbo alla quiete pubblica, è un pericolo per l’incolumità delle persone. Pensiamo soprattutto alle categorie più indifese, a cominciare dai bambini e minori, ma anche agli anziani. Per loro un semplice gioco pirotecnico e di scoppi può rappresentare un fattore aggiuntivo di stress. Per non dimenticare gli animali che, impauriti dai botti, possono anche scappare. Da non disgiungere, poi, che, in un clima di ristrettezze econimiche come quello che stiamo vivendo, le risorse finanziarie occorrenti per simili spettacoli pirotecnici non sono indifferenti. Lo spettacolo non ne soffrirà, in quanto la tecnologia permette eguali soddisfazioni. Meglio pensare di utilizzare le risorse così risparmiate per obiettivi più necessari all’interno della collettività. Uno su tutti la povertà, sempre più presente anche nella nostra realtà, ma poco visibile, soprattutto per la dignità di chi è alle prese con simili difficoltà.