Monfalcone si racconta

Potrà essere visitata sino a lunedì 1° aprile la mostra fotografica “Monfalcone si racconta” ospitata al Palazzetto Veneto di via Sant’Ambrogio, promossa dal Comune di Monfalcone in collaborazione con il Consorzio Culturale del Monfalconese e il Circolo San Giuseppe di Largo Isonzo.
La mostra si compone di 47 foto originali del fotografo Albino Ogrisek.
Si tratta di un importante fondo storico ritrovato recentemente nei locali della parrocchia di San Giuseppe nel rione di Largo Isonzo. A corredo dell’esposizione fotografica sono previsti piccoli approfondimenti che illustrano l’iniziativa e alcune gigantografie delle immagini di maggior interesse.
È stato l’assessore Luca Fasan ha presenziare al taglio del nastro assieme al presidente del Ccm Davide Iannis, al consigliere delegato ai rioni Irene Cristin e al presidente del Circolo, Luca Waldner. Fasan ha descritto la proposta come “un percorso nel tempo” offerta dalla memoria storica proveniente dalla parrocchia cittadina.
“Qui c’è l’identità del territorio che racconta il 900 – sono le parole di Fasan – è alto il valore identitario storico e collettivo che viene posto all’attenzione dei visitatori soprattutto dei più giovani”. “Abbiamo tirato fuori dal cassetto questi preziosi materiali -commenta Cristin – perché solo conoscendo il passato si può guardare al futuro”.
A parlare del patrimonio culturale custodito dallo storico parroco di San Giuseppe, don Pino De Luisa, è stato il presidente del Circolo, Waldner che ha ricordato la “figura profetica” del sacerdote monfalconese che amava profondamente la città. Da parte sua, il presidente del Ccm Iannis, ha sottolineato il valore primario della raccolta nella “cura della memoria territoriale”. Iannis ha pure ricordato il progetto “Cacciatori di Memorie” promosso dall’Ecomuseo Territori che intende valorizzare ancora di più il fondo fotografico per stimolare il pubblico affinché le proprie memorie personali o familiari possano essere condivise con la comunità attraverso testimonianze di vario tipo.
Genti e memorie sono messe quindi al centro di questa esposizione dove si potranno apprezzare tanti ricordi storici espressi in immagini come quelle dell’ingresso del Cantiere Navale Triestino, di Porto Rosega, gli scali del Cantiere, le immagini del Macello Comunale, le abitazioni panzanine o la via del Duomo. Poi, la Regia Scuola Industriale, il palazzo municipale, l’antica via Rosselli, il Municipio della seconda metà degli Anni Venti, i pascoli sul Carso e tanto altro.
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