A Fogliano il concerto per il centenario dell’arrivo dell’organo. A Redipuglia svelato il restauro di cinque quadri del Seicento

Due importanti appuntamenti per le parrocchie di Fogliano e Redipuglia – Polazzo. Il primo, domani sera, alle 20.30, vedrà l’avvio di alcuni appuntamenti espressamente dedicati al centenario dell’arrivo dello storico organo di Fogliano. Una storia lunga e particolare, quella dello strumento foglianino, a oggi uno dei più antichi dell’intera arcidiocesi di Gorizia.

Di fatto, l’organo fu costruito dal Nacchini nel 1730, quando venne commissionata un’opera per il Duomo di Gemona del Friuli. Nel 1764 l’organo venne acquistato dalla Pieve di Romans d’Isonzo che lo utilizzò fino al 1924 quando la chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria in Fogliano lo acquisì pagandolo 6000, ricavati dalla vendita di un campo e mezzo della proprietà della chiesa parrocchiale. Interessante è la storia che racconta la porta laterale dello stesso organo. Aprendola, infatti, si possono notare alcuni nomi scritti a matita: sono gli organisti che si sono succeduti alla sua tastiera nel periodo in cui esso permase a Romans. Il primo in ordine di tempo è tale Antonio Olivo che nel 1852 scrive: “Suonò per la Durata di Ben 59 anni”. Si può quindi presumere che il suo servizio alla Chiesa iniziò nel 1793. Altri nomi poi si succedono e sono Luigi Noachig “Romans, 29 Novembre 1911, nato 16 otto. 1890”, Niccolò Prez 1901, Giacomo Prez 1905-1924 (con interruzioni), Angelo Prez (1901-1924). Un altro nome è poi trascritto ed è Giacomo Postir, segnato dal 1923 al 1941, presumibilmente ha continuato saltuariamente a suonare nonostante l’organo fosse ormai da tempo stato spostato definitivamente presso la chiesa di S. Elisabetta in Fogliano.

Tornando a Fogliano, domani, sabato 13 gennaio, alle 20.30, a sedere all’organo Nachini sarà il maestro Luca Sartore, tra i più apprezzati organisti di organi veneti antichi. Sartore utilizzerà tutti i registri e combinazioni in un viaggio musicale di 150 anni, dall’inizio del Settecento alla prima metà dell’Ottocento per poter apprezzare le varie possibilità foniche e timbriche del prezioso strumento.

Altro momento di festa, questa volta per la parrocchia di Redipuglia, domenica 14 gennaio, con l’inaugurazione di cinque quadri restaurati nell’ultimo anno dalla parrocchia grazie al contributo della Cassa Rurale Fvg. “Dopo la messa parrocchiale delle 11.15 benediremo e inaugureremo ufficialmente la nuova sistemazione delle cinque opere”, precisa il parroco, don Giorgio Longo. “Un grazie per la sensibilità a Renato Portelli, presidente della Cassa Rurale, e alla restauratrice Francesca Fontana che ha eseguito il lavoro”.

L’operazione è costata 8.750 euro di cui 8mila finanziati dalla Cassa Rurale. “I quadri furono donati dalla famiglia Grioni che li regalò alla parrocchia nel giorno della consacrazione della nuova chiesa, il 15 settembre 1926”, così ancora don Longo. Fu lo stesso don Giovanni Battista Falzari, amministratore parrocchiale, a raccontare come le opere non avevano firma ed erano “di scuola toscana, raffiguranti i misteri gaudiosi del Rosario”. Per l’occasione venne anche battezzato il figlio primogenito del signor Giacomo Grioni.

Tornando a domenica 14, l’appuntamento, come detto, è al termine della celebrazione eucaristica. Dopo le relazioni di Fontana e Portelli e la benedizione del parroco don Longo, ci sarà un momento conviviale all’interno del vicino oratorio San Giacomo. “Un bene importante, risalente al Seicento, che ora sarà nuovamente fruibile per tutta la comunità”, conclude don Longo.

Ivan Bianchi