Insieme per vivere la missione

Domenica 9 ottobre 2022, dopo quattro anni dalla sua costituzione, l’Unità Pastorale Ss. Ilario e Taziano, Sant’Ignazio, S. Rocco, S. Anna ha vissuto, in un’atmosfera ricolma di gioia, la prima Assemblea. L’assemblea ha chiamato a raccolta tutti i credenti delle quattro parrocchie, che si sono ritrovati, numerosi, alle ore 10.00, presso il campo sportivo del Pastor Angelicus, per celebrare insieme la Santa Messa, presieduta dal parroco mons. Nicola Ban, concelebrata mons. Ruggero Di Piazza e don Nicaise Amani.Sintetiche ma profondamenti toccanti le parole pronunciate durante l’omelia da don Ruggero, il quale raccontando la sua personale esperienza, agli inizi del suo mandato a S. Rocco, rimarcava quanto era forte il confine tra le varie parrocchie; ogni parrocchia viveva all’ombra del suo campanile e questo le bastava; ma ormai questa è storia del passato adesso invece è tempo di smettere di amarsi ma di amare… .Tutta la liturgia è stata accompagnata da un coro, costituito dai gruppi che animano le messe nelle varie comunità, che ha cantato all’unisono, facendo fiorire la musica in quel prato verde e rendendo ancor più intenso il momento liturgico.Dopo la messa, tutti i bambini presenti, grazie alla preziosa collaborazione degli animatori, sono stati coinvolti in un momento di gioco e relazione in Corte Sant’Ilario; gli adulti invece hanno partecipato all’assemblea.Don Nicola, parroco coordinatore dell’Unità, ha condotto l’assemblea con lo spirito di rendere partecipi tutti alla vita dell’Unità, chiamando le comunità a collaborare strettamente tra di loro per vivere meglio la missione di rendere vivo il Vangelo di Gesù. Ha presentato un fascicoletto che racconta dettagliatamente cosa si fa nell’unità pastorale per incontrare nuove persone (catechesi per i ragazzi, proposte per i giovani, gruppi scout, preparazione per il battesimo e per matrimonio, gruppo teatrale, l’oratorio estivo, l’attività sportiva dell’Audax) e per nutrire e accompagnare i cristiani (come la presenza dei gruppi della parola, l’animazione musicale, i momenti formativi, il gruppo famiglia… e le tante iniziative di formazione e cura della comunità). Ha poi passato in rassegna quali sono i frutti della Fede ovvero cosa si fa nell’Unità per la città (per iniziativa dell’Unità Pastorale o sostenendo le iniziative di altri): i Centri di ascolto, l’emporio della solidarietà e dell’infanzia, il Contavalle, il Centro aiuto alla vita, e ancora la mensa dei cappuccini, l’accoglienza negli appartamenti, il Centro culturale Incontro, il gruppo dei Visionari per l’impegno politico, i volontari che si impegnano nel carcere e il movimento per la pace “Pax Christi” e molto altro ancora.L’assemblea si è conclusa con un momento conviviale per accrescere la conoscenza e gustare insieme le parole assaporate durante le due ore trascorse insieme. Parole da cui traspare chiaro un messaggio: è sempre più necessario prendersi cura e farsi presenza per l’altro. Oggi, in cui siamo ricolmi di parole e poveri di presenza, soprattutto nella forma in cui questa si fa tenerezza non è più tempo di stare all’ombra dei campanili ma è tempo di offrire a tutti sincera amicizia e nuovo sentire, puntando con lo sguardo verso un nuovo orizzonte e allo stesso tempo restare con i piedi ben saldi su questa terra dove tutti siamo ospiti e non padroni.Dio ha squarciato il suo cielo ed è disceso in mezzo a noi; ora, chiede a noi di rompere ogni indugio per aprirci ad una fraternità ritrovata e in una vita riconciliata nel perdono e nell’amore che non delude mai.I bambini, le donne, gli uomini, le generazioni legate tra di loro, devono aprirsi insieme ad una nuova vita secondo Dio con la speranza di ritrovare così la sorgente dalla quale attingere per ridare fiato al legame sociale che tiene uniti tutti gli uomini, e di restituire nuova luce ad un futuro divenuto tanto cupo e incerto.