Ricordo di don Claudio, a due anni dalla scomparsa

Grande partecipazione nell’Unità pastorale di Capriva e Moraro per ricordare il secondo anniversario della prematura scomparsa di don Claudio Cidin.
Ambedue le sante Messe sono state concelebrate da don Maurizio e don Ugo.
In particolare a Capriva la liturgia è stata solennizzata dal canto dei cori dell’ACR e dei Cjantors dal Nom di Maria, con un carattere prettamente pasquale: tra gli amici e famigliari di don Claudio presenti alla liturgia c’era anche il fratello.
Nell’omelia don Maurizio si è soffermato sul vangelo pasquale spiegando i tre aspetti che vengono coinvolti dall’apparizione del Signore risorto: uno intellettuale “aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture”, uno affettivo “per la grande gioia” e uno concreto-operativo “Di questo voi siete miei testimoni”.
Sono tre aspetti, ha detto il celebrante, essenziali della fede, perché Gesù non resti un “fantasma”, qualcuno o qualcosa di evanescente, ma diventi, per ciascuno di noi, un commensale, un compagno di viaggio. Ha poi concluso dicendosi convinto che don Claudio, ricordato in quella giornata, abbia sempre avuto presenti nella sua vita queste tre caratteristiche, l’intelligenza della fede, l’amore e l’affetto per il Signore e un serio e indefesso impegno missionario e pastorale.
Don Qualizza ha poi esplicato queste caratteristiche con alcune esperienze di don Cidin vissute e viste quando lui era ancora un semplice laico nella sua Cormons ai tempi di monsignor Giuseppe Trevisan.
Tanti i fedeli che nella giornata hanno raggiunto la sua tomba in cimitero, come sempre coperta di fiori, di lumi e di preghiere.