Piazza gremita per il tiro a l’ou

Una mattina fresca e soleggiata ha fatto da cornice alla giornata della Domenica delle Palme.
La celebrazione religiosa presieduta dal parroco don Francesco Maria Fragiacomo, è iniziata in piazza con una breve processione e la benedizione dell’ulivo, preparato in maniera precisa e puntuale da alcuni volontari.
A conclusione della celebrazione religiosa, come tradizione, su piazza Libertà si è svolta la Gara di tiro a l’ou per grandi e piccini, momento dal gusto antico che coinvolge sempre un notevole pubblico
La piazza gremita ha visto la partecipazione di un centinaio di pretendenti: per i bambini erano in palio uova di Pasqua, mentre per gli adulti un buon salame. La kermesse, organizzata dal Circolo culturale e ricreativo don Eugenio Brandl APS, è patrocinata dall’Amministrazione Comunale e dalla Cassa Rurale FVG.
Sette sono state le postazioni dedicate ai bambini, dai più piccoli ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, una per i numerosi adulti intervenuti dal paese, ma anche dalle comunità limitrofe. A portarsi a casa il salame è stato il signor Dennis Fabrizio, mentre i campioni dei campioni presenti non hanno centrato l’uovo, quindi il salame è stato estratto a sorte e l’ha conquistato Andrea Barbieri di Turriaco. Tra i bambini solo la scuola secondaria di primo grado è riuscita a conquistare l’uovo, e la vincitrice è stata Martina Pupi.
La “Gara del tiro a l’ou” richiama le gare di un tempo, quelle che si svolgevano anche ta ’l folador de Fonda, quelle in cui ci si sfidava per vincere davvero un uovo, ma non di cioccolato, un uovo tradizionale, di gallina, da mangiare non appena il soldino si era conficcato in esso!
Oggi i premi sono, appunto altri: salami per gli adulti e uova di cioccolato per i bambini, ma la partecipazione alla gara è sempre molto sentita.
Le uova, che un tempo venivano pitturate solo con elementi naturali, per l’occasione sono state decorate dai bambini della Scuola dell’Infanzia che da anni collabora con piacere a quest’iniziativa.

Elisa Baldo

(foto Fabio Bergamasco)