Monfalcone: la storia riaffiora sotto il Comune

Nell’incontro a Roma, infatti, l’amministrazione comunale della città dei cantieri aveva presentato un progetto per il proseguimento sia degli scavi che delle opere di recupero della struttura, e aveva ottenuto il via libera da parte della Direzione archeologica e dei Servizi architettonici. Il piano prevede alcune modifiche che permetteranno la futura valorizzazione dei reperti rinvenuti: oltre al fossato e alle mura della Monfalcone medievale, anche le monete, le suppellettili e ovviamente la spada tipica della cavalleria pesante, in uso tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. Si tratta di una spada ’’bastarda’’, ovvero usabile con una o due mani, e quindi di presunta proprietà di una personalità di un certo livello ed esperienza, rinvenuta a inizio primavera, considerata dagli studiosi un reperto di straordinaria importanza. La priorità però è ovviamente il consolidamento della struttura municipale, per farla uscire dallo stato di precarietà che ne compromette la stessa stabilità. Si riprende così il ritmo di marcia del cronoprogramma, che era stato inevitabilmente rallentato causa appunto i ritrovamenti e le necessarie consultazioni con gli organi competenti per decidere come procedere.