Musica e spiritualità

Sant’Agostino aveva scritto “chi canta prega due volte”. L’esibizione del Coro della Diocesi di Roma, diretto da monsignor Marco Frisina, accompagnato dai maestri dell’Orchestra gli Archi dei Patriarchi non è stato solo un concerto spirituale, ma un’occasione preziosa per curare la propria interiorità, nonché una catechesi. Monsignor Frisina, direttore e fondatore del Coro della Diocesi di Roma, ha illustrato ogni brano collegandolo con la vita dei santi o con episodi biblici.Il filo rosso che legava tutti i pezzi eseguiti è la gioia e il desiderio di lodare Dio di coloro che hanno fatto esperienza della presenza del Signore. Il concerto è iniziato appunto con il brano “Jubilate Deo”. A seguire il coro ha proposto un grande mistico della storia, quale San Francesco.Sono state eseguite tre sue preghiere: “Lodi all’Altissimo” in cui il Santo di Assisi loda la misericordia e l’amore di Dio, “Alto e glorioso Dio” in cui San Francesco davanti al crocefisso di San Damiano chiede di imitare Gesù e infine la “Laudi delle Creature”. A seguire è stata presentata  in canto la preghiera di San Giovanni della Croce “Fiamma Viva d’Amore” e la preghiera “Nada te turbe” della sua fraterna amica Santa Teresa d’Avila. È stata anche eseguita la preghiera “Jesus is my life” scritta da Santa Teresa di Calcutta su richiesta di San Giovanni Paolo II per i giovani nel Giubileo del 1983. In questa preghiera la matita di Dio, come voleva definirsi Teresa di Calcutta, ha voluto descrivere il suo amore verso Gesù che lei incontrava nei poveri ed esclusi.Ultimo santo mistico di cui il Coro della Diocesi di Roma ha presentato le sue preghiere è l’amato San Giovanni Paolo II. È stato proposto il Canto “Totus tuus”, il suo motto papale, che sintetizza il suo totale affidamento a Maria, ma anche “Open the doors”, che riprende la celebre frase ripetuta da Karol Woytila “Aprite le porte a Cristo, e “Jesus Christ are my life” resa celebre nelle diverse Giornate Mondiali dei Giovani da lui indette ed in particolare da quella svoltasi proprio nella città di Roma nell’agosto dell’Anno Santo del 2000.Il concerto spirituale è stata il miglior modo per iniziare gli eventi programmati dalla Collaborazione pastorale per fare memoria di monsignor Trevisan, parroco di Cormòns, nel decennale della sua Pasqua. Il Coro della Diocesi di Roma ha poi animato la Celebrazione Eucaristica domenicale nel Duomo di Cormòns. La Santa Messa è stata presieduta da monsignor Frisina.Le due giornate di monsignor Frisina e del Coro della Diocesi di Romasono state rese possibili grazie al contributo di diversi enti dell’Isontino, tra cui l’Amministrazione Comunale di Cormòns, e alcune ditte presenti nell’Isontino, ma soprattutto dal sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia che contribuisce a molti progetti e a molte iniziative della Collaborazione Pastorale cormonese.