Le difficoltà fanno crescere la generosità

Proseguono le visite del direttore della Caritas diocesana, diacono Renato Nucera, alle Caritas parrocchiali della nostra Arcidiocesi, per far sentire la vicinanza della Caritas diocesana dopo il periodo di confinamento dovuto alla pandemia. Nella tappa di Cormòns, Renato ha incontrato la Caritas parrocchiale “Sant’Adalberto”: una realtà vitale e vivace che ormai vanta quasi 50 anni di esperienza che è anche radicata nella comunità: ha, infatti, un’ottima collaborazione con i Servizi Sociali Comunali e con la sezione locale della CISL. La Caritas cormonese offre un servizio di Centro di Ascolto e di distribuzione di aiuti alimentari e di vestiario. Il gruppo di volontari offre il suo sostegno, fatto di ascolto e supporto, non solo alle famiglie in disagio economico e sociale delle comunità cristiane dell’Unità Pastorale, ma anche ai paesi limitrofi (quali ad esempio Mariano del Friuli e Medea) per questa ragione hanno deciso di chiamarsi Caritas territoriale di Cormons. L’attività di sostegno e aiuto della Caritas non si è arrestata durante il periodo di “lockdown”, ma ha continuato il suo prezioso servizio a fianco dei più poveri, chiaramente adottando tutte le precauzioni per limitare il contagio e tutelare la salute dei volontari e delle persone che chiedono aiuto. Per questa ragione i volontari più anziani hanno sospeso il loro servizio mentre i più giovani hanno intensificato il loro impegno. Nel periodo del confinamento i volontari hanno, anche, cambiato le modalità con cui offrivano aiuto: ad esempio hanno deciso di consegnare gli aiuti alimentari direttamente a domicilio delle famiglie beneficiarie. Visto il periodo di crisi la Caritas cormonese ha anche potenziato il servizio di distribuzione di generi alimentari effettuando le consegne due volte al mese. La Caritas territoriale cormonese già nel periodo dell’epidemia ha rilevato un aumento dei nuclei familiari che si rivolgono per chiedere aiuto: a maggio sono ben 81 le famiglie, che hanno chiesto un sostegno alimentare, mentre a febbraio erano 70. I volontari, però, non hanno soltanto rilevato un aumento della povertà, ma anche una moltiplicazione della generosità di tutti. Per questa ragione vogliono ringraziare sentitamente e di cuore per la generosità e la vicinanza sentita in questi mesi di difficoltà: l’Associazione Alpini sez. di Cormòns, la Confraternita Misericordia, il gruppo locale dei Donatori di sangue, il Gruppo Missionario parrocchiale, la Protezione Civile comunale, l’Associazione “Amîs da Mont Quarine”, l’Associazione “Chei dal poz” di Borgnano, l’Associazione “Francesca Messina”, la Cooperativa Sociale “Il grande carro”, la Cormonese Calcio, la Ditta Marr, la Ditta Zorgniotti Automobili, le Calzature FRANZ, il Caffè Liberty, negozio abbigliamento (capi nuovi uomo, donna, bambino), la COOP Alleanza 3.0, l’associazione Collio Bike Time A.S.D. e la comunità della Collaborazione Pastorale (Cormòns, Borgnano, Brazzano e Dolegna del Collio), la comunità di Mariano del Friuli e la vicesindaco del Comune di Cormòns Antonietta Fazi per il suo continuo sostegno. Questa grande generosità ha fatto sì che la Caritas parrocchiale di Cormòns ha potuto aiutare anche l’Emporio della Solidarietà di Gradisca d’Isonzo. L’incontro con la Caritas Sant’Adalberto è stato proficuo ed intenso sia per l’equipe della Caritas diocesana che per i volontari della Caritas cormonese, perché è stata un’occasione di formazione e di condivisione. Approfittiamo per ringraziare di cuore tutti i volontari e don Paolo Nutarelli che collaborano per aiutare il prossimo, gli auguriamo un buon lavoro ricordando che siamo sempre a disposizione per qualsiasi necessità.

ServiziIl Centro di Ascolto è operativo solo per appuntamento e anche il servizio di Distribuzione vestiario. Chi avesse delle necessità di qualsiasi genere può telefonare al numero 392.4801938.Il servizio di “Ritiro del vestiario” viene momentaneamente sospeso fino a data da destinarsi.

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Un’altra comunità che ha continuato a testimoniare l’Amore di Dio con i gesti semplici dell’ascolto e della condivisione è l’Unità Pastorale di San Canzian, Pieris, Begliano, Turriaco e Isola Morosini. La Caritas parrocchiale ha continuato ad ascoltare quanti vivono in disagio sociale ed economico nel territorio dell’Unità Pastorale. Per garantire la salute dei volontari e delle persone che chiedono sostegno gli ascolti sono stati fatti telefonicamente. La Caritas di San Canzian ha continuato a rinnovare le tessere per coloro che si rivolgono all’Emporio della Solidarietà di Monfalcone e, su richiesta delle persone, ha distribuito vestiario, raccolto precedentemente all’epidemia. In questo modo i volontari della Caritas di San Canzian hanno messo in pratica nella loro vita l’augurio che l’Arcivescovo Carlo ha rivolto durante l’inaugurazione del Centro di Ascolto parrocchiale avvenuta il 5 ottobre 2019: quello di essere creativi, di dare vita a cose belle e nuove e di non aver paura di essere prossimi a tutti i fratelli e le sorelle diventando moltiplicatori di carità sull’esempio dei santi. A proposito di “moltiplicatori di carità” la Caritas San Canzian ha avviato una raccolta fondi per aiutare famiglie che erano state segnalate tramite passaparola, sostenendole con il pagamento di qualche bolletta delle utenze domestiche. Hanno, inoltre, ideato una raccolta di alimenti, facendo circolare la notizia tramite una catena di messaggi su whatsapp, cosi da sensibilizzare l’intera comunità, che ha aderito in maniera molto generosa. Fuori dalla chiesa hanno predisposto delle ceste e chiunque poteva lasciare una donazione.La Caritas dell’Unità Pastorale di San Canzian d’Isonzo, Pieris, Begliano, Turriaco e Isola Morosini pur essendo una realtà molto giovane ha fatto già una lunga strada e grazie alla capacità di reinventarsi e rinnovarsi è riuscita a continuare a vivere la prossimità anche durante il periodo della pandemia.Si vuole ringraziare di cuore la comunità per la fraternità dimostrata in questo periodo difficile per tutti a nome dei volontari. Auguriamo anche a questa giovane Caritas parrocchiale un buon lavoro in particolar modo don Francesco Fragiacomo, un presenza sempre presente e attiva.

ServiziIl Centro di Ascolto è aperto tutti i giovedì dalle 18.30 alle 19.30 prendendo appuntamento per evitare assembramenti. La distribuzione del vestiario avviene anche questa su appuntamento.

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I duri colpi della crisi

Uno dei luoghi, in cui si può rilevare nell’immediato gli effetti di una crisi sociale ed economica sono i Centri di Ascolto della Caritas.Come già avvenuto nella crisi economica del 2008 – in conseguenza al crollo dei mercati finanziari – anche per la crisi dovuta all’epidemia da Coronavirus e il conseguente blocco economico del lockdown, i Centri di Ascolto già dall’inizio della pandemia hanno registrato un aumento delle persone che si rivolgono a loro. Il Centro di Ascolto diocesano infatti, dal mese di marzo sta continuando a registrare un aumento delle famiglie che vi si rivolgono.Nel mese di gennaio 2020, periodo immediatamente precedente all’inizio della crisi epidemica, le persone che si sono rivolte al Centro di Ascolto diocesano sono state 44, mentre nei primi 24 giorni del mese di giugno gli operatori e i volontari del Centro di Ascolto hanno incontrato ben 88 persone, con una crescita del 100%. L’aumento è più accentuato tra gli italiani, che passano dai 15 del mese di gennaio scorso, ai 46 dei primi 24 giorni di giugno, con un balzo che tocca il 207%.L’incremento del numero dei cittadini stranieri che si sono rivolti al Centro di Ascolto diocesano, invece, è meno pronunciato ma comunque significativo, perché è pari al 45%, passando dai 29 stranieri di gennaio ai 42 di giugno.C’è stata una crescita anche del numero di quasi tutte le prestazioni erogate dal Centro di Ascolto.Il numero degli ascolti è più che raddoppiato: si è passati dai 62 colloqui del mese di gennaio ai 131 di giugno.Per quanto riguarda  i sussidi erogati, invece, questi sono cresciuti del 450% passando dai 4 del mese di gennaio ai 44 registrati nei primi 24 giorni di giugno.Infine il numero totale delle prestazioni è passato dalle 85 di gennaio alle 170 di giugno, anche in questo caso con un incremento del 100%.

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RingraziamentiSolidarietà dal territorio

Un ringraziamento al Comune di Monfalcone, per la donazione economica all’Emporio della Solidarietà della città.Un grazie anche alla Compagnia Teatrale “Oggi, Domani e Sempre…”.Quest’ultima, durante il periodo di lockdown ha realizzato e donato mascherine e ha desiderato donare il ricavato alla Caritas diocesana di Gorizia, , per aiutare nell’emergenza dell’Emporio.

 

Come donareEmergenza Covid 19

Caritas Diocesana di GoriziaIBAN: IT15O0862212401004000323364Causale: “Empori – Emergenza Covid 19″Credito Cooperativo di Lucinico, Farra eCapriva – Via Veniero, 4 – San Rocco (Go)