Rinnovata la Via Crucis al sacrario di Redipuglia

Si è rinnovato l’annuale appuntamento presso il Sacrario di Redipuglia con la Via Crucis che, giovedì 17 marzo, si è snodata dalla base alla sommità del Cimitero Monumentale. Don Sigismondo Schiavone, cappellano dell’ordinario militare, ha presieduto la celebrazione mentre le meditazioni sono state preparate dal decano don Renzo Boscarol che ha ricordato i missionari e missionarie morti per la fede: in questo che è l’anno Giubilare è fondamentale ricordare le “vite nella misericordia”, e la “Misericordia è la forma più alta di solidarietà”. E la “proposta d’amore che Gesù propone con la sua vita e con l’epilogo finale che si compie con la Via Crucis non è teoria ma è talmente concreta che si è fatta carne come la nostra umanità”. Fino alla fine si è spinto l’amore di Dio, fino a consegnare il suo unico Figlio per la Salvezza dell’Uomo, con lo stesso spirito con cui sacerdoti e religiosi hanno donato la loro vita a Cristo pur di non rinnegarlo in un ambiente a loro ostile ma nel quale loro stessi si sentivano di dover aiutare il prossimo, di donare misericordia. Molti, a Redipuglia, i fedeli che hanno seguito la croce, portata anche quest’anno dai Marinai d’Italia mentre il corpo degli Alpini, presente con la delegazione del gruppo alpini G. Piagno di Fogliano, ha curato la sicurezza dell’evento. A concludere, dopo il momento di preghiera e la benedizione finale nella chiesa Regina Pacis alla sommità del Sacrario, è stato un momento di meditazione con l’esecuzione di brani alternati per organo e coro: allo strumento Mascioni si è seduto il m.o don Federico Mirko Butkovic, direttore della scuola diocesana di Organo e Musica Sacra alle cui melodie si sono alternati i coristi del Gruppo Vocale Euphonia di San Pier d’Isonzo diretti dal m.o Ivan Portelli.