Giorgio Gratton, un caro amico

La comunità cristiana di Lucinico ha salutato con un affollato rito di commiato Giorgio Gratton, spentosi nella sua casa dopo pochi mesi di malattia. Goriziano, un diploma ed una laurea, una grande passione per il lavoro e una formidabile attenzione verso gli amici e un servizio prezioso alla comunità ecclesiale diocesana. Un grande spirito di iniziativa lo animava e per questo si era creato un lavoro che era un servizio al lavoro per quanto riguarda la legislazione e i servizi; un servizio che riguardava insieme le paghe e le altre pratiche, costruendosi una grande competenza e anche posti di lavoro.Insieme con questa attenzione –unitamente alla famiglia che si è creato- Giorgio Gratton ha svolto numerosi servizi anche alla comunità ecclesiale, offrendosi come centro di consultazione e poi come componete e infine presidente del consiglio di amministrazione del settimanale Voce Isontina. Una presenza, nata in corrispondenza di liberare il giornale e di consentirgli una vita autonoma dentro alla comunione ecclesiale e una vera e propria valorizzazione dei laici cristiani.Giorgio Gratton, interpretava questo e altri servizi, come un atto di amicizia e come un sentire comune che aveva appreso, insieme al fratello e alla famiglia, grazie alla iniziativa di don Maffeo Zambonardi che frequentava ala casa di Corso Italia. Un legame vissuto nella semplicità e nella dedizione che ha reso la sua esistenza un dono per tante persone e nella consapevolezza che il servizio alla chiesa si debba sempre coniugare con l’apporto di tutti.Alla signora Susanna, ai figli Gabriele, Sara, Piero e ai nipoti, che aveva sempre nel cuore e sulle labbra, i sentimenti del cordoglio e della cristiana solidarietà.