Le Unità pastorali in cammino con la diocesi

L’arcivescovo mons. Carlo Redaelli ha iniziato un viaggio all’interno della diocesi per incontrare le Unità pastorali. Lo scopo di questa visita pastorale è quello di incontrare i sacerdoti e i diaconi, verificare come sta procedendo l’esperienza delle Unità pastorali, il coinvolgimento dei Consigli pastorali parrocchiali e fare il punto sull’attività di catechesi per i ragazzi. Mons. Redaelli ha incontrato nell’arco di un pomeriggio l’Unità pastorale che, come è noto, è costituita dalle quattro parrocchie di Borgnano, Brazzano, Cormons e Dolegna. Il primo incontro è stato (anche singolarmente) con i sacerdoti e le suore Pastorelle. Poi, nel tardo pomeriggio, ha avuto modo di sentire i catechisti, che hanno presentato a lui e al responsabile della catechesi diocesana, fra’ Luigi, i percorsi di catechismo che sono attualmente sviluppati nell’Unità pastorale. L’arcidiocesi sta studiando attualmente un percorso di catechesi da proporre a tutte le parrocchie, e un confronto sul tema è essenziale specialmente con chi – come la nostra Unità pastorale – ha fortunatamente forze ed energie per proporre un percorso “completo” di iniziazione cristiana che da quest’anno parte dai sette anni per arrivare fino ai 16-17 anni. Dopo la Messa delle 18.30 al santuario di Rosa Mistica e una cena veloce, la visita si è conclusa con l’incontro del vescovo Carlo con i Consigli pastorali e degli Affari economici delle Parrocchie nella sala Muhli.  Sono state presentat4, seppur in forma sommaria, le attività svolte e delle problematiche vissute dalla nostra Unità pastorale soffermandosi in modo particolare  sull’utilizzo degli spazi parrocchiali, sul cammino sinodale e sui momenti comunitari vissuti dall’Unità pastorali. Su quest’ultimo punto è stata fatta notare la particolarità dell’Unità pastorale che è formata da una parrocchia di grosse dimensioni (Cormons) e da altre tre più piccole (Brazzano, Borgnano e Dolegna) ma con storie e tradizioni radicate nel tempo. Nonostante questo – e le distanze tra loro – in questi anni non sono mancati momenti comunitari come la Veglia pasquale, ,la catechesi per la Prima Comunione e Cresima, la conclusione del Mese di Maggio, la Festa dei popoli, la partecipazione unitaria all’Ottavario di Rosa Mistica e alla realizzazione del calendario dell’Avvento. Oltre al mantenimento delle celebrazioni comunitarie attuali, è stato sottolineato che vanno cercate altre proposte come una festa comunitaria da trovare in un momento dell’anno di comune accordo. Tra le altre proposte il ripristino della Festa della famiglia da far ruotare di anno in anno nelle varie comunità, riorganizzare a livello unitario alcune ricorrenze che si celebrano nella stessa giornata come, ad esempio, la Festa del Rosario. L’arcivescovo, pur lodando la nostra comunità per le sue molteplici iniziative e il suo impegno, ha invitato tutti a essere più partecipi alla vita della diocesi, tenendo in debito conto il cammino che la stessa propone, sia per quanto riguarda il Sinodo della Chiesa universale, sia per quanto riguarda altre iniziative. Ha inoltre ricordato che si stanno studiando, a livello diocesano, le modalità del rinnovo dei Consigli parrocchiali che andrà effettuato nei prossimi mesi.