Aiuti umanitari alla Bielorussia con il Tir della Speranza

L’associazione onlus “Aiutiamoli a vivere”, di Villesse, a deciso di aderire al progetto “Tir della speranza 2018”, promosso ed organizzato dalla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”, di Terni, per il periodo compreso tra il 20 al 30 settembre. Con questa adesione il sodalizio cerca 1 o 2 volontari (la partecipazione del secondo volontario è subordinata alla concessione di un contributo da parte di un Ente privato) che desiderino vivere una esperienza di volontariato internazionale in Bielorussia.I giovani interessati a partecipare possono inviare, senza impegno, una mail di richiesta informazioni all’indirizzo aavtir.villesse@libero.it. Saranno fornite loro le indicazioni ed inviato il bando di partecipazione. Per informazioni ci si può rivolgere al numero 3703029200. Il “Tir della speranza” è l’iniziativa che pur evolvendosi organizzativamente, porta aiuti umanitari agli internati, orfanotrofi, case famiglia, ospedali e famiglie bisognose bielorusse, attraverso il lavoro di raccolta  in Italia e della distribuzione capillare in Bielorussia dei volontari partecipanti. Il “Tir della speranza” è ormai entrato a far parte dei progetti storici di “Aiutiamoli a Vivere”, che molti hanno condiviso, sviluppando amicizie, idee e progetti nati proprio da questa esperienza. I requisiti richiesti per la selezione sono: avere minimo 18 anni di età, risiedere a Villesse o comuni limitrofi, essere in possesso del passaporto valido per espatrio con scadenza non inferiore a 3 mesi dalla data della partenza, quindi successiva al 20 dicembre 2018. Non vengono richiesti particolari requisiti professionali.Il tir della Speranza 2018, in cui non è più prevista la consegna diretta di materiale proveniente dall’Italia, ha tre finalità. Una prima è di sostegno: vuole, infatti, aiutare chi ha bisogno privilegiando progetti di sviluppo.La seconda è informativa volendo dare una visione interculturale corretta delle realtà più rappresentative dell’organizzazione sociale della Bielorussia, scuole, internati, centri sociali, scuole speciali per bambini con patologie, centri riabilitativi, case di ricovero per handicappati;La terza finalità, infine, è formativa: i volontari hanno modo di avere un contatto diretto con una gamma di situazioni di grave disagio con le relative problematiche umane, di conoscere i bisogni di queste persone e di imparare come “dare” a loro e quali sono le priorità dei loro bisogni.