Una casa davvero “di comunità”

Si son ritrovati in Sala Romana ad Aquileia, grazie alla regia del delegato parrocchiale Lorenzo Boccalon che da più di 35 anni segue la gestione della struttura, oltre un centinaio tra ragazzi e ragazze (dai 7 ai 14 anni) della parrocchia di Aquileia che avevano trascorso un paio di settimane nel centro parrocchiale Monsignor Luigi Marcuzzi, a Collina, frazione di Forni Avoltri: presenti, assieme a loro, gli accompagnatori, cuochi ed animatori che in quel periodo hanno permesso un sicuro e confortevole soggiorno a tutti i giovani. All’evento ha partecipato anche il parroco monsignor Adelchi Cabass. Quella dei soggiorni a Collina è una consuetudine che è iniziata nel 1976, pochi mesi dopo il disastroso terremoto, e che non si è mai fermata: ogni anno i bambini e bambine hanno la possibilità di trascorrere una vacanza nella ridente e silenziosa località della Carnia. Quella vissuta in Sala Romana è stata una mattinata di grande spensieratezza che ha permesso di riprendere una tradizione interrotta negli ultimi due anni a causa delle restrizioni imposte dalla prevenzione del Covid-19. E così si è potuto ricordare il periodo delle vacanze tutti assieme senza restrizioni, gustando le tante foto e i filmati fatti durante l’estate, alle volte con un po’ di nostalgia pensando ai momenti vissuti insieme con i propri coetanei. Per l’occasione era presente anche il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, anche lui anni fa nel gruppo dei bambini. Alla fine della mattinata c’è stato un sincero e corale ringraziamento speciale ad un aquileiese “doc”, Enzo Puntin, che alle soglie dei 90 anni che compirà a marzo del prossimo anno, nel periodo difficile della pandemia ha voluto realizzare dei mosaici e donarli alla struttura parrocchiale, la “Croce di Aquileia”, “La rosa dei Venti” e “un Fiore”. Enzo è specializzato nei mosaici: in questi anni ne ha confezionato moltissimi che sono stati donati a tanti luoghi sacri e istituzionali e l’anno scorso anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita alla città romana, che non ha mancato di ringraziare per via epistolare il mosaicista di Aquileia.