“Ricreare radici”… perchè davvero tutto è Grazia!

Domenica 19 marzo nella sala parrocchiale “don Silvano Cocolin” di Cervignano del Friuli, padre Piero Masolo missionario del PIME – presente anche per l’animazione missionaria quaresimale – in dialogo con l’Arcivescovo Carlo, ha presentato il suo libro: “Ricreare radici” (Emi, 2022).Prendo a prestito alcune righe tratte dal’introduzione: “Perché scrivo sulla mia famiglia? Non c’è nessun intento celebrativo nel farlo, né la volontà di mettersi in mostra, quasi fossimo un esempio, e tantomeno il desiderio di cullarsi nel passato. No, al contrario, c’è tanta sofferenza che ne emerge, tante ferite e drammi, ma anche tanta vita, progetti e sfide. Scrivo perché mi è esploso dentro il bisogno di farlo, semplicemente. Ho tentato a più riprese di non ascoltare questo bisogno, ma è stato più forte di me: ho dovuto cedere e rimettermi a scrivere”.Il dialogo ha preso le mosse a partire dall’esperienza umana e politica dello zio di Masolo, Carlo Saronio – rampollo della buona borghesia milanese e aderente al movimento di Potere Operaio – rapito e ucciso in circostanze ancora in parte oscure nel 1975. Una storia drammatica, caratterizzata dallo stigma, che la stessa famiglia aveva relegato nell’oscurità dell’oblio.La ricerca svolta dall’autore, alla scoperta di questo zio tanto ingombrante quanto sconosciuto, e la consapevolezza che ne è derivata, è stata davvero ricca, ampia, feconda. Nonostante la tragedia che racconta, essa svela un reticolo di altri rapporti, circostanze e situazioni che appunto sono raccontate nel libro. Un resoconto della realtà milanese degli anni ’70, con l’affermarsi delle ideologie rivoluzionarie e con la violenza del terrorismo. Un racconto che si amplia poi a tutta la famiglia, con lettere e testimonianze intrecciate: di nonna Angela sullo zio Carlo, di mamma sulla nonna, di papà. Come un’antologia che l’autore desidera sottrarre all’oblio poiché scavare nelle proprie radici può aiutare a capire meglio chi si è. Almeno così ci ha riferito Piero Masolo nel corso del dialogo. Trovare le proprie radici ci aiuta a proiettarci nel futuro, ci aiuta a vedere come la piccola storia di ciascuno, intercetta la grande Storia. Alla fine, se letta con gli occhi della fede, ogni circostanza lieta o drammatica è occasione di trovare il senso profondo delle cose e della vita poiché: tutto è Grazia.