Notte bianca dei licei italiani anche negli istituti della provincia

I primi ad esibirsi sono stati gli allievi Enrico Piciulin e Ilaria Iurilli, che hanno fatto conoscere la scherma e ne hanno dato una dimostrazione pratica. A seguire si è tenuta la conferenza “Il porto sepolto di G. Ungaretti” diretta dalla professoressa Maria Viviana Paladino, che ha ripercorso, attraverso le poesie, la vita privata e le vicende di guerra del poeta, segnate da forti emozioni racchiuse in così poche parole. La professoressa ha ceduto poi il microfono al professor Antonio Barbieri, che ha tenuto anch’egli una conferenza intitolata “Capitano, mio Capitano”, in cui ha presentato una riflessione tra poesia e non poesia prendendo spunto dal poeta Walt Whitman. Si è poi assistito ai racconti di terre lontane di Ararad Khatchichian, ex studente del Liceo Classico ed ora istruttore di Sleddog (corse con i cani da slitta) presso la Scuola Internazionale Mushing di Fusine (Tarvisio). Nato a Khartoum, nel Deserto del Sahara, durante l’infanzia si trasferì a Gorizia con la famiglia e dopo aver intrapreso un viaggio con il fratello in Alaska, rimase affascinato da quei territori e dalle sue genti. Accompagnato dalla chitarra, ha narrato alla Notte Bianca le sue avventure e le sue esperienze di vita ricche di emozioni e scelte coraggiose. L’Auditorium Biagio Marin ha poi ospitato una tavola rotonda, coordinata da Vincenzo Compagnone, con interventi di ex alunni, tra i quali Dario Bizzi (Presidente fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia), Stefano Cosma (Consigliere Provinciale), Laura Fasiolo (ex Dirigente Scolastica del Liceo Classico e attuale Senatrice) e Maria Masau (direttrice del Museo Revoltella a Trieste). Seguendo il tema  “Gli studi classici ieri e oggi”, ciascuno ha esposto le sue considerazioni sui valori formativi che il Liceo Classico offre e sulle possibilità che esso dà, sfatando il mito che chi esce dal Liceo Classico non possa affrontare studi scientifici. Oltre a simpatici aneddoti riguardanti l’adolescenza trascorsa tra le mura di questa scuola , si è analizzato anche un problema comune, ovvero il fatto che il Classico necessiti forse di una modernizzazione, attuabile secondo alcuni tramite l’inserimento di discipline come l’Economia. Serve, secondo altri, che la scuola si metta maggiormente al passo con i tempi, ampliando gli orizzonti e non limitandosi solo ad un’analisi approfondita del passato, ma anche ad uno studio cosciente del presente. La serata è poi continuata lasciando spazio al teatro e a varie performance di studenti ed ex studenti. La Compagnia teatrale del Liceo si è esibita con le prime due scene delle “Ecclesiazuse” di Aristofane, commedia che gli ha anche permesso di partecipare ad un concorso di teatro che si terrà in Sicilia questo marzo. E’ poi intervenuto il poeta Alberto Princis, accompagnato dalle letture degli allievi del Liceo. La serata si è conclusa tra musica e danza ed infine il Coro scolastico ha intonato il canto greco “Kalinifta”, per salutare e ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla serata. I docenti e gli organizzatori si sono ritenuti molto sodisfatti dell’iniziativa, che sembra aver riscosso un certo successo, tanto che si sta già pensando di riproporla negli anni futuri, per mostrare che la cultura non è solo noioso studio sui libri, ma è festa e allegria.