Un cammino lungo 70 anni

Quest’anno festeggiamo i 70 anni di vita della Sottosezione Unitalsi di Gorizia. All’epoca della sua nascita, l’Unitalsi, come associazione, era già attiva a livello nazionale da molti anni e organizzata in Sezioni. La aveva fondata nel 1903 Giovanni Battista Tomassi, un miracolato del cuore alla grotta di Massabielle, con lo scopo di accompagnare i malati a Lourdes, assisterli e onorare la santa Vergine che lì era apparsa nel 1858. La Sezione Triveneta, di cui noi facciamo parte, venne istituita a Bassano già nel 1908. Quest’anno quindi festeggiamo il 115° anniversario della Unitalsi nazionale, il 110° della Sezione Triveneta e il 70° della Sottosezione di Gorizia.La Sottosezione di Gorizia venne fondata nel 1948 da mons. Angelo Persig, che ne fu anche il primo presidente, su mandato dell’allora arcivescovo mons. Carlo Margotti.Dopo i primi timidi inizi la associazione si è via via sviluppata grazie ai vari presidenti che si sono succeduti: mons. Ennio Tuni, don Cesare Scolobig, Francesco Spanò, Aurelio Scolobig, Nevina Petarin.Preziosa anche l’opera dei vari assistenti ecclesiastici: don Enzo Fabrissin, don Fausto Furlanut, don Carlo Bolcina.A mons. Margotti sono succeduti a Gorizia diversi arcivescovi: mons. Giacinto Ambrosi, mons. Andrea Pangrazio, mons. Pietro Cocolin, mons. Antonio Vitale Bommarco, mons. Dino De Antoni fino all’attuale mons. Carlo Redaelli.La Sottosezione ha vissuto i migliori anni, per numero di partecipanti al pellegrinaggio a Lourdes, a partire dalla presidenza di don Cesare Scolobig, essendo arcivescovo mons. Pietro Cocolin. Un arcivescovo che aveva diffuso lo spirito e l’amore per Lourdes in tutta la diocesi. Una diocesi che si ritrovava nel pellegrinaggio e lo viveva in spirito di fede, di unione e di allegria. Questo clima è proseguito negli anni grazie agli arcivescovi che si sono succeduti e il grosso impegno dei vari Presidenti  e collaboratori.Il numero dei partecipanti era diventato così elevato da permetterci di andare a Lourdes con un nostro treno. Il massimo della partecipazione l’abbiamo avuto nel 2008, in occasione del 150° delle apparizioni, con un treno, un aereo e un pullman. Da allora, al treno, abbiamo affiancato per i nostri pellegrinaggi anche l’aereo.Da qualche anno la partecipazione al pellegrinaggio è diminuita, un po’ com’è successo purtroppo in tutta Italia. Il pellegrinaggio ora non lo facciamo più da soli, ma insieme con altre Sottosezioni. È sempre più difficile trovare giovani disponibili e questo compromette il ricambio delle persone. Vi concorrono motivi economici ma anche di fede, che è sempre meno sentita, tutt’al più vissuta come un impegno prevalentemente sociale  e che guarda sempre meno verso l’alto. L’andare a Gesù attraverso Maria, in pellegrinaggio, creare e vivere una occasione per riunire e incontrare le diverse parrocchie, la Diocesi nella sua globalità, non sono più sentiti importanti come un tempo. La Chiesa goriziana, di cui ci sentiamo parte attiva, non considera più il pellegrinaggio a Lourdes, che organizziamo annualmente, come un pellegrinaggio diocesano. È un momento storico che sta mettendo in difficoltà la Chiesa. Ciò nonostante l’Unitalsi di Gorizia continua a impegnarsi e cerca di onorare il proprio mandato, non solo con la organizzazione dei pellegrinaggi, ma anche con l’impegno verso i malati. Un impegno che continua durante l’anno in tanti modi.Un sentito ringraziamento va rivolto a quanti si sono prodigati e continuano a prodigarsi, nei più diversi modi, per tenere accesa quella fiamma che ci è stata affidata da Maria. Lo facciamo, tutti insieme, con la certezza che dopo di noi ci saranno certamente tanti altri, che si faranno carico di farla brillare sempre più.L’impegno continua. Sono già programmati i prossimi appuntamenti, fra i quali ricordo  gli incontri formativi e la festa degli auguri dell’8 dicembre, che festeggeremo come al solito a Monfalcone. E stiamo pensando alla organizzazione del prossimo pellegrinaggio a Lourdes, che avrà luogo nel mese di giugno con pullman e aereo.Animati da questi sentimenti siamo lieti di festeggiare i primi 70 anni della nostra associazione con la speranza certa che il suo futuro sarà luminoso. È’ Maria che vuole che noi continuiamo ad andare in processione a Lourdes. E se lei ce lo chiede, lei anche ci aiuterà nel nostro impegno.