Le testimonianze vocazionali dei nostri seminaristi

Nella  quarta Domenica di Pasqua, la domenica del “Buon Pastore”, si è celebrata in tutto il mondo la 58^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Il tema di quest’anno: “La santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due” (Gaudete et exsultate, 141) riconosce alla vocazione una dimensione personale e – proprio per questo – comunitaria. Papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata “San Giuseppe: il sogno della vocazione” ci indica le tre parole che ci vengono affidate da San Giuseppe sono: sogno, servizio e fedeltà. Ogni vocazione, ogni chiamata parte da un sogno sulla propria vita, sul mondo, sulla Chiesa; matura in un servizio all’umanità ed esige anche la fedeltà nei momenti di difficoltà.Grazie alla collaborazione dei nostri seminaristi, è stato possibile – nel rispetto delle disposizioni anti-Covid – un momento di “testimonianza vocazionale” durante le Sante Messe di sabato 24 e domenica 25 aprile in diverse località dell’Arcidiocesi. In particolare, il seminarista Matteo Scarpin (secondo anno) ha offerto la sua bella testimonianza alla Messa prefestiva nella parrocchia di Sagrado, trattenendosi pure dopo la celebrazione con i bambini e i ragazzi che stanno seguendo i vari percorsi di catechesi. Il seminarista Andrea Nicolausig (primo anno) ha partecipato alle sante Messe di Moraro e di Capriva (foto a dx.), con una presentazione vocazionale della figura del “Buon Pastore”. Cristiano Brumat (terzo anno) “inviato” in Duomo a Cervignano (foto a sin.) alla Messa delle 9.30 si è trattenuto poi per una bella “intervista” preparata dai ragazzi del Ricreatorio e offerta a tutta la comunità; a seguire anche una testimonianza alla Messa di Terzo di Aquileia. Infine, il neo-accolito Manuel Millo (quinto anno) ha preso parte alla Messa delle ore 10.30 nella chiesa del Redentore di Monfalcone (foto al centro), offrendo poi la sua testimonianza vocazionale ai ragazzi che si preparano alla Cresima.Si è trattato di un semplice momento di sensibilizzazione e di consapevolezza sulla realtà della ricerca vocazionale e della formazione per il Ministero Ordinato. Un momento bello e prezioso sia per chi lo offre, nella semplicità, sia per chi lo accoglie; sperando che questi semi sparsi possano maturare e fruttificare nel cuore di tanti giovani.