“È oggi che il Signore ci chiede di vivere il Vangelo”

Si è ripetuto sabato 8 settembre il tradizionale pellegrinaggio diocesano all’inizio dell’anno pastorale al santuario mariano dell’isola di Barbana.La liturgia eucaristica è stata presieduta dal vescovo Carlo che, durante l’omelia, ha ricordato che la Chiesa diocesana incomincia “un anno è segno di vita per la nostra Diocesi. Anche i cambiamenti che stanno avvenendo dovrebbero esprimere la vitalità della nostra Chiesa”. “Non mi riferisco – ha osservato – solo ai trasferimenti di alcuni sacerdoti o all’avvio delle unità pastorali, ma soprattutto al tentativo di caratterizzare la vita e la pastorale delle nostre parrocchie in senso più dinamico e missionario, accogliendo l’invito che, fin dall’inizio del suo pontificato, papa Francesco ci ha fatto chiamandoci a testimoniare la gioia del Vangelo con l’esortazione apostolica “Evangelii gaudium””.”Un anno pastorale – ha sottolineato ancora mons. Redaelli – poi che esprime una novità. Non si tratta di cercare per forza qualcosa di nuovo o di buttar via quanto ci è stato consegnato dalle generazioni precedenti, in particolare dalla loro fede e dal loro amore al Signore, ma di vivere oggi la testimonianza del Vangelo. Oggi e non ieri, un oggi aperto al domani, perché è oggi che il Signore ci chiede di vivere il Vangelo, trovando anche forme nuove. Non è mai facile aprirsi al nuovo. Anche Gesù in un passo del Vangelo di Luca, dopo aver detto che occorrono otri nuovi per il vino nuovo del Vangelo, altrimenti si rompono e si perdono vino e otri, aggiunge una costatazione amara ma realistica: “Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”” (Lc 5,39)”.”Infine – ha concluso il vescovo –  un anno pastorale che, senza nascondere le difficoltà e le fatiche – anche quelle legate al cambio di sacerdoti e al cammino verso l’unità di molte parrocchie -, deve essere vissuto nella gioia. La gioia non banale o superficiale, ma la gioia del Vangelo. Così infatti comincia l’esortazione di papa Francesco che prima ho ricordato: “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni”. Il pellegrinaggio ha coinciso anche con l’annuale incontro dei rappresentanti dei gruppi missionari presenti in diocesi. Una quarantina i partecipanti all’appuntamento del pomeriggio che dopo il saluto del direttore del Centro missionario, don Franco Gismano, ha visto l’ascolto della testimonianza di padre Jean Maria Hodali, sacerdote rwandese ospite per motivi di studio nella parrocchia della Marcelliana di Monfalcone e di Ivana Cossar che tra qualche settimana ripartirà per la missione in Burkina Faso.L’incontro è stato particolarmente gradito per il coinvolgimento emotivo delle esperienze di vita raccontate.