Le cannoniere del Monte Fortin

Il 23 maggio 2015, sotto un’incessante pioggia, veniva inaugurato il monumento alla pace “Numquam in bello” presso le Cannoniere del Monte Fortin, nella proprietà dell’Azienda Agricola Villanova di Farra d’Isonzo. Un atto importante, giunto a coronamento dei lavori di recupero degli stessi edifici della Prima Guerra Mondiale ad opera di 50 alpini volontari della Sezione ANA di Palmanova. Così, un anno e mezzo più tardi, il 22 ottobre scorso, una manifestazione ha ricordato il sudore delle penne nere. Presente il coro “Ardito Desio”, Alberto Grossi, proprietario dell’azienda, e sua zia Giuseppina Grossi Bennati, colei che ha voluto il monumento, realizzato da Luigi Voltolina. Ovviamente non sono mancati coloro che si sono “sporcati le mani” per rendere visitabili le nove cannoniere orientate verso Gorizia. “Quelle in direzione del Monte San Michele” spiega Lucio Ferazzin, dell’ANA di Palmanova, “non sono ancora completate”. Un appello poi, ad opera dello storico Gianni Bellinetti, per riscoprire lo slancio ed il coraggio necessari ad apprezzare la propria Patria, un termine oggi forse poco sentito ma che deve, con accezioni diverse rispetto a cento anni fa, ritornare attuale. “È ovvio che anche in occasione del centenario della Grande Guerra questa risulti essere una significativa località. È interesse della Regione valorizzare una zona incantevole come questa” ha sottolineato Paride Cargnelutti, vicepresidente del Consiglio regionale. Storia di un secolo fa che si mescola ad eventi ben più lontani: “l’azienda va avanti dal 5 aprile 1499” spiega il cav. Ezio Toneatto, “qui ci sono passate personalità come Pasteur e Maria Teresa d’Austria. L’azienda è la più grande della zona: 125 sono gli ettari utilizzati a vitigno e tra il seminato e l’incontro raggiungiamo i 200 ettari”. Non solo vino, dunque, ma interesse nel recuperare siti dall’importante valore storico: i lavori procederanno in futuro e l’Associazione Monte Fortin si sta già occupando di far conoscere e valorizzare la zona.